“Partenone” è il nome di una operazione dei Carabinieri di Bari, condotta dal 2019 a luglio 2022, che ha portato oggi all’arresto di 62 persone in alcuni paesi della provincia con l’accusa di narcotraffico. Un’operazione lunga, ampia, costosa e articolata che ha coinvolto centinaia di agenti e presumibilmente la spesa di non pochi soldi (centinaia di migliaia? milioni?). Immaginiamo l’indotto al di là dei 62 arresti, la sicurezza in queste cittadine, i prodotti che hanno smerciato al dettaglio con sostanze che oltre ai principi attivi contenevano di tutto e di più, e non certo sostanze da taglio innocue per i consumatori.
“Partenone” fa più scalpore perché i numeri sono grossi e, quando l'indagine andrà avanti, verranno fuori i legami con i loro grossisti di mafia e ‘ndrangheta e camorra, e di questi con i narcos colombiani e messicani, e dei loro intermediari delle rotte balcaniche, mediterranee, del Sahel ed europee, essenzialmente spagnole e olandesi, i cui porti sono veri e propri hub per lo smistamento delle merci/sostanze.
Quante piccole “Partenone” ci sono ogni giorno in Italia e non solo e che godono al massimo di qualche trafiletto nelle cronache locali dell’informazione. E quante piccole “Partenone” che diffondo le loro merci negli angoli di tutte le strade delle nostre città, dove in centinaia di migliaia di recano per acquistare merci la cui affidabilità/qualità è garantita da spacciatori e narcotrafficanti.
Sull’argomento ci sarebbe da scrivere centinaia di trattati di criminologia, antropologia, psicologia, salute e sicurezza pubblica… e ne sono stati scritti tanti…. ma oggi li ricordiamo a fronte di alcuni dati diffusi nei giorni scorsi sugli incidenti stradali, sempre più in crescita in numero e vittime, di auto, di moto, di bici, di pedoni.
Alle difficoltà ed incapacità di chi ci governa per affrontare il problema, c’è una costante fissa che tutti lamentano: la mancanza di forze dell’ordine da dedicare alla prevenzione. Forze dell’ordine che le amministrazioni locali non si stancano mai di chiedere aumenti al ministero dell'Interno, dove si sprecano impegni non mantenuti e promesse e sottovalutazione.
Ora, noi non abbiamo le formule magiche per affrontare meglio queste problematiche, ma va da sè che se le forze dell’ordine di tutte le operazioni “Partenone” d’’Italia non dovessero occuparsene perchè le merci che questa malavita trattano fosse legali, oltre a minori problemi di sicurezza per la massiccia presenza di sostanze illegali nei mercati neri e per strada, le forze dell’ordine potrebbero dedicarsi meglio alla prevenzione e repressione delle stragi che avvengono sulle nostre strade per un’attività, la mobilità di cui proprio non ne possiamo fare a meno.
CHI PAGA ADUC l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile DONA ORA