testata ADUC
Sovranità alimentare… qualità da affermare non da urlare
Scarica e stampa il PDF
14 novembre 2022 12:16
 
Non ci piace il termine “sovranità alimentare”, aggiunto a quello di “politiche agricole”, per identificare lo specifico ministero retto da Francesco Lollobrigida (1). Ci piace la qualità alimentare, incluso il cosiddetto “made in Italy” (2) e su questa qualità siamo intransigenti quanto contenti che in tanti nel mondo cerchino di imitarcela… che non deve essere confusa con la contraffazione.
Ci piace che Coldiretti si faccia sentire in diverse occasioni per garantire il marchio di qualità ma ci lascia perplessi che lo faccia in modo approssimativo.
Ci riferiamo all’avvio, fino al 20 novembre, della Settimana della cucina italiana nel mondo, che questa organizzazione presenta facendosi forte di una raccolta di opinioni che, chiamata impropriamente sondaggio, ci fa sapere che il 73% degli italiani nel mondo si imbatte in contraffazioni alimentari del “made in Italy”. 

Sul web di Coldiretti il “sondaggio” è questa domanda: 
Viaggiando in Europa o nel mondo per turismo o lavoro ha mai trovato piatti o prodotti alimentari italiani taroccati?
e si risponde Sì o No

Non dobbiamo insegnare noi che i “sondaggi” sono altra  cosa, scientifica e non una raccolta di opinioni su un sito che è innegabilmente frequentato da chi è avvezzo allo specifico argomento, e quindi che induce ad una certa risposta.

Probabilmente è l’uso del termine “sovranità”, invece di “qualità”, che porta ad affermare e difendere in modo scomposto e non veritiero. 
Ci si sente “sovrani”, quindi superiori e in grado di dettare legge, invece di buona qualità fra altre buone qualità. E per questo anche le imitazioni vengono stigmatizzate, quando invece dovremmo esserne contenti.
Questo non significa che le contraffazioni non vadano combattute, ma che bisogna farlo in modo preciso e credibile, evidenziando e denunciando le differenze senza “urlare” allo scandalo quando, per esempio, qualcuno ama mangiarsi gli spaghetti con le polpette o il sugo alla bolognese… che non è un “attentato” al “made in Italy” ma una variante di cui noi siamo stati ispiratori, e per questo dovremmo esserne felici… mentre ovviamente non saremmo felici che il formaggio con cui vengono spolverati venga chiamato parmigiano reggiano ed è tutt’altro.
E’ tutta qui la differenza tra sovranità e qualità.

1 - ministero che crediamo non abbia senso esistere, così come anche deciso dagli italiani con un referendum negli anni passati, visto che per l’agricoltura si decide poco in Italia, ma nelle regioni e soprattutto a Bruxelles.
2 -  che ci stupisce come il nuovo ministero della sovranità non abbia modificato in “fatto in Italia”
 
CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile

DONA ORA
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS