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Spagna. A sorpresa, Zapatero promuove al congresso del suo partito il diritto a una morte dignitosa
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Articolo di Rosa a Marca
5 luglio 2008 0:00
 
Al di la' di ogni pronostico, i socialisti stanno per affrontare, senza fretta, questo si', il tema del diritto a una morte dignitosa senza sofferenze ne' accanimento -un diritto per tutti gli spagnoli, non soggetto all'arbitrio della singola comunita', di qualsiasi ospedale o di qualunque medico. Inoltre il PSOE apre, per la prima volta, le porte all'eutanasia.
La volonta' dei socialisti, fino a oggi piuttosto tiepida, affinche' il diritto a una morte dignitosa diventi realta' in tutta la Spagna, risultera' manifesta nel 37esimo congresso del PSOE che si svolge dal 4 al 6 luglio, per decisione di quello che sara' l'unico candidato in questo congresso alla segreteria generale, Jose' Luis Rodriguez Zapatero. Per la verita', nella relazione ufficiale, l'argomento non figura, cosi' come non faceva parte del programma elettorale con cui il PSOE si e' presentato alle ultime elezioni. "Non c'e' domanda sociale per questo tema", dicevano allora Governo e partito socialista. Ma la presentazione di dieci emendamenti sul "diritto a una morte dignitosa" ha fatto si' che la direzione del PSOE si disponesse non solo ad aprire il dibattito, ma anche a fissare impegni ambiziosi. Prima, come dicono gli autori degli emendamenti, bisognera' "consolidare" in tutto il territorio diritti e pratiche palliative contro la sofferenza -pratiche oggi disomogenee- e poi si aprira' il dibattito sulla regolamentazione legale del diritto "a richiedere ai professionisti interventi piu' attivi" per garantire il diritto a una morte dignitosa. Il testo allude espressamente a pazienti "affetti da determinate malattie terminali o invalidanti".
L'apertura di Zapatero e del PSOE viene dalla crescente domanda sociale di nuove regole per l'eutanasia, piu' pressante di sei mesi fa e soprattutto piu' della scorsa legislatura, spiegano fonti della direzione socialista. C'e' da osservare pero' che i partiti a sinistra del PSOE hanno tentato piu' volte d'aprire il dibattito in parlamento, ma si sono scontrati con il rifiuto della maggioranza socialista. Oggi, a richiamare l'attenzione c'e' anche l'iniziativa del Governo andaluso, che un mese fa ha presentato una legge autonoma per regolamentare l'eutanasia passiva e dare copertura assistenziale e giuridica ai pazienti terminali desiderosi d'essere scollegati e per alleviare la loro agonia mediante sedazione.
Prima d'aprire le porte all'eutanasia, c'e' tutta la parte iniziale del testo che i socialisti approveranno al congresso, finalizzata a garantire che i pazienti ricevano adeguate cure palliative e che il personale sanitario possa applicare "i protocolli dettati dalla prassi medica". Si tratta insomma di eliminare i problemi legali riguardo alla sospensione dei trattamenti su persone in fase terminale, non suscettibili di migliorare le loro aspettative di vita. In pratica, che si possa staccare la spina.
"Nessuno puo' impedire, per le proprie convinzioni o fede religiosa, il diritto dei cittadini a vivere e morire dignitosamente". Questa considerazione, espressa in modo enfatico, quasi in forma di proclama, e' stata formulata dal candidato socialista alla presidenza del Governo, Jose' Luis Rodriguez Zapatero, alla vigilia delle elezioni generali del 9 marzo in alcuni suoi comizi.
Emendamenti sulla morte dignitosa
- Testamento vitale. I testamenti vitali sono gia' regolamentati in pratica da tutte le comunita' autonome, ma e' necessario stimolare il coordinamento transterritoriale della loro applicazione.
- Sospensione di trattamenti. Il prolungare i trattamenti di supporto vitale che mantengono solo la vita biologica delle persone ma non migliorano le loro aspettative di recupero puo' causare ai pazienti e ai loro famigliari una sofferenza inutile. Fa parte del diritto a una morte dignitosa il poter evitare queste situazioni mediante il ritiro di detti trattamenti.
- Sedazione palliativa. Il diritto a ricevere un adeguato trattamento del dolore e alla sedazione pallitiva e' un'altra componente chiave, per cui e' imprescindibile garantire ai pazienti che questi trattamenti li avranno se li desiderano.
- Intervento attivo. Nei prossimi anni, nella misura in cui i precedenti componenti del diritto alla dignita' del processo di morte si saranno consolidati, la societa' dovrebbe aprire il dibattito sulla possibile regolamentazione legale del diritto dei pazienti, affetti da determinate malattie terminali o invalidanti, a richiedere al personale medico un intervento piu' attivo di quelli descritti nei paragrafi anteriori, al fine di garantire il loro diritto a una morte dignitosa.
 
 
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