Puntuale come sempre, in occasione di eventi particolari, a Firenze si ripropone il problema dei taxi, con code che scoraggerebbero anche il più calmo degli utenti. Il problema è nazionale, viste le vicende che sono esplose a Roma Termini e Fiumicino nelle scorse settiman, ma in una media-piccola città come Firenze, dove i percorsi in genere riguardano molto le zone con traffico limitato, si nota molto di più.
Ovviamente per i taxisti le colpe sono solo dell'amministrazione comunale. La loro logica sembra che non faccia una piega: la città è in una sorta di sequestro da parte dei divieti che rallentano tutto, le vetture ci sono ed ovviamente sono poche per i momenti di punta ma ci sono i tempi morti e quindi non se ne parla di aumentare il numero di licenze, figurarsi di abbassare i prezzi.
Una logica che parte da un presupposto: il taxi, e il tassista, al centro del mondo, Poi, il resto.
Ma il mondo non va così. Ci sono anche e soprattutto gli interessi dell’utenza. Alla bisogna ci dovrebbe essere la mediazione dell’amministrazione comunale. Che sembra non funzionare, visto che da tantissimi anni il problema di carenza di mezzi, costosità del servizio e difficoltà a muoversi in città si ripropone, e siamo sempre punto e da capo.
Va rivisto l’approccio e, nel caso, senza dover sempre privilegiare le rendite di posizione dei taxisti. Visto che in città a fare business, a vivere, a divertirsi non ci sono solo loro ma i residenti e quelli che vengono a visitare la nostra bella città, ed entrambi non meritano di essere trattati come accade.
Esiste una sola soluzione: la prevalenza dell’interesse pubblico. Tutti ci dobbiamo sacrificare, mentre ad oggi si continua a sacrificare solo gli utenti.
Certo, il Comune dovrebbe metter mano all’intricata e schizoide organizzazione della mobilità, ma nel frattempo che i fiorentini scelgano amministratori all’altezza di questo non facile compito, perché doverci tutti rimettere soldi per “garantire” solo i soldi ai taxisti? A chiunque, lavoratore e cittadino, si chiedono sempre sacrifici, è giunta l’ora anche per i taxisti: più vetture e meno costose.
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