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Testamento biologico: dell'eutanasia si puo' parlare solo per vietarla! Verso una legge teocratica in violazione della Costituzione
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Articolo di Donatella Poretti
27 gennaio 2009 0:00
 
Oggi nella commissione Sanita’ del Senato, dove la seduta era secretata….. cos’e’ successo?
Ha dell’incredibile la decisione del relatore Raffaele Calabro’ di inserire all’articolo 2 del testo base sul testamento biologico il divieto dell’eutanasia e del suicidio assistito, dopo che la commissione Sanita’ non aveva abbinato al dibattito il ddl dei senatori radicali che disciplinava sia il testamento biologico che l’eutanasia. All’epoca venne argomentato che il ddl era stato assegnato alle due commissioni congiunte Sanita’ e Giustizia, oggi ci si arrampica sugli specchi!
La commissione Sanita’ puo’ esaminare, discutere, votare il divieto di eutanasia, mentre per regolamentarla avremmo bisogno del supporto della commissione Giustizia!
Un dettaglio grottesco di una vicenda preoccupante che non parte nel migliore dei modi. Nonostante le rassicuranti parole del relatore Calabro’ che auspica un confronto costruttivo, viene presentata una legge che introduce principi e concetti teocratici, in direzione opposta alla Costituzione. Il testo base nell’articolo 1 sancisce che “la Repubblica riconosce il diritto alla vita inviolabile e indisponibile”: un testo che non vuole normare e disciplinare il testamento biologico e quindi la possibilita’ per un paziente di esprimere le proprie volonta’ di trattamenti, ma una legge dove non e’ il paziente ad avere l’ultima parola su se’ stesso ma il medico, che dovra’ anch’esso seguire questi principi dello Stato teocratico.

Qui il testo Calabro':
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