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Usa. Studio: la campagna di informazione contro le droghe non ha funzionato
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Articolo di Katia Moscano
21 ottobre 2008 0:00
 
Secondo una recente ricerca commissionata dal Congresso Usa, malgrado un miliardo di dollari spesi, la campagna di informazione contro le droghe e' stata un fallimento .

La ricerca rivela che la National Youth Anti Drug Media Campaign lanciata verso la fine degli anni '90, in cui si invitavano i giovani a stare alla larga dalle droghe, non ha avuto l'effetto desiderato. Infatti, secondo gli autori della ricerca, il messaggio che involontariamente esce dalla campagna e' un incentivo al consumo per coloro che fino a quel momento ne erano rimasti fuori.

"I giovani capivano dal messaggio pubblicitario che i loro coetanei assumevano droghe", si legge nella ricerca, "chi pensava che i coetanei fumassero marijuana era cosi' spinto a cominciare a consumarla".
La ricerca, che sara' pubblica nel numero di dicembre dell'American Journal of Public Health, e' particolarmente allarmante perche' questo grave effetto collaterale era inaspettato.

La campagna antidroghe, diretta ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni, fu lanciata nel 1998 dalla Partnership for a Drug-Free America con la supervisione dell'Ufficio antidroga della Casa Bianca.

Secondo la ricerca, il 94% dei giovani intervistati ha dichiarato di conoscere bene la campagna pubblicitaria, avendone visti i messaggi pubblicitari in tv con una media di due o tre volte alla settimana.
"Complessivamente, in termini di diffusione, la campagna e' stata un successo, ma non ci sono prove che abbia avuto un impatto sui giovani", spiegano gli studiosi.

L'ufficio antidrogadella Casa Bianca ha subito rilasciato una dichiarazione per difendere il suo operato. Il portavoce Tom Riley ha dichiarato che quella campagna e' terminata quattro anni fa, e che i nuovi messaggi tengono conto delle esigenze emerse dalle nuove ricerche. "Quella campagna e' stata un successo. Il consumo tra gli adolescenti e' diminuito, ed e' quello che volevamo. Rispetto al 2001 ci sono 800 mila consumatori in meno". Ma, ammette la Casa Bianca, i dati dimostrano un aumento del consumo tra i giovani che non avevano ancora cominciato ad assumere sostanze illegali. Ma grazie alla campagna antidroga, sostiene Riley, vi e' stata una pero' una diminuzione del consumo tra i giovani consumatori, ovvero coloro che gia' facevano uso di droghe. I giovani sono anche piu' consapevoli dei rischi connessi al consumo.

Secondo i dati della Casa Bianca, il consumo e' diminuito del 40% tra il 1997 (prima dell'inizio della campagna televisiva) e il 2007. "Dal picco raggiunto alla meta' degli anni '90, il consumo e' diminuito di oltre il 40% tra i ragazzini di 12/13 anni, del 30% tra i 15/16 anni, e quasi del 20% tra 17/18", si legge nella ricerca del Monitoring the Future. Il responsabile della ricerca, Lloyd Johnston, ha dichiarato alla ABC News che se la campagna informativa del Governo non ha funzionato deve essere stato qualcos'altro che ha allontanato i giovani dalla marijuana. Per Johnston ci sono indicazioni che altre campagne governative abbiano avuto maggiore successo. Specula Johnston che, prendendo per scontato che i messaggi siano stati finora inefficaci, il fallimento potrebbe essere stato causato dalla scelta di concentrarsi su una droga (la marijuana) proprio nel momento in cui si sono formati molti gruppi a sostegno del consumo terapeutico della sostanza. "Comunque la ricerca e' stata positiva nel cambiare i comportamenti sociali".

Ma per Robert Hornik, professore all'Universita' della Pennsylvania e autore della ricerca commissionata dal Congresso, la diminuzione del consumo dipende da molti fattori, e non solo dalla campagna pubblicitaria del Governo. "Pensavamo di dimostrare l'efficacia della campagna, ma non siamo stati in grado di farlo".
Si legge nello studio: "Malgrado i generosi finanziamenti, il sostegno delle Agenzie federali, l'assunzione di professionisti, la consultazione di esperti, i dati dimostrano che la Nationa Youth Anti Drug Media Campaign non ha avuto effetti positivi sul comportamento dei giovani, e potrebbero anche esserci degli effetti indesiderati sulla percezione e sul consumo della marijuana".
La ricerca e' stata condotta dalla Annenberg School for Communications dell'Universita' della Pennsylvania su richiesta del Congresso, e sono stati intervistati circa 8 mila giovani tra i 9 e i 18 anni, tra il 1999 e il 2004.
 
 
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