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BINGO: CI SIAMO, TUTTI AI NASTRI DI PARTENZA
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Comunicato 
16 giugno 2001 0:00
 


LA FIERA DELLO STATO BISCAZZIERE, IN SALSA POPOLAR-CASERECCIA SI APPRESTA AD INVADERE LE PROPOSTE DEL NOSTRO TEMPO LIBERO: DALLE "CASE DEL POPOLO" DI TOSCANA ED EMILIA-ROMAGNA ALLE SALE CINEMATOGRAFICHE DI ANTICHE GLORIE DELLA CULTURA. TUTTO SOTTO L'EGIDA DELLO STATO BUONO E CONTROLLORE: IL DUOPOLIO STATO/MALAVITA SUL GIOCO D'AZZARDO PRENDE IL VIA UFFICIALMENTE.

Firenze, 16 Giugno 2001. La commissione ministeriale assegna le prime concessioni alle sale per il gioco della tombola, al secolo Bingo. La ressa dei nuovi imprenditori e' incredibile, anche se le facce e i nomi sono gli stessi di chi e' sempre vissuto all'ombra delle concessioni di Stato.
Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
In salsa popolar-casereccia, la fiera dello Stato biscazziere si appresta ad invadere le proposte del nostro tempo libero, e i gestori/imprenditori?
Sono i riciclati, che un tempo vivevano grazie alle concessioni dello Stato in materia di esenzioni fiscali (l'enorme catena, per esempio, di case del popolo di Toscana ed Emilia-Romagna, con bar e ristoranti finti-privati, altrettante sale da gioco e da intrattenimento finti-privati), e che non a caso appartengono all'associazionismo "istituzionale": quello che ti invia la tessera a casa con la busta-paga, insieme alla tessera "obbligatoria" del sindacato.
E sono le sale cinematografiche, rese deserti di frequentazione e di cultura da anni di politiche di contributi a fondo perduto, per altrettanti film di Stato che si ricordano solo per l'esborso dell'Erario e non per la qualita' e i numeri del loro successo.
Tutto un mondo che trova nuova energia sotto l'egida dello Stato buono e controllore, che si e' arrogato il suo esclusivo diritto di dispensare il gioco d'azzardo ai suoi sudditi, vietandolo a chi ne vorrebbe fare un business privato e -logica conclusione- spartendosi il mercato con la malavita: un duopolio in cui l'italica tombola viene vissuta come culturalmente coerente e appagante, e per questo dispensata dallo Stato, mentre il baccara', il poker, la roulette (tranne quel monumento alle ipocrisie che sono i cinque, o giu di li', casino' legali, e i videopoker che sopravvivono ai sequestri e che elargiscono vincite in bibite e tramezzini), simbolo del vizio amerikano e internazionale, vengono consegnati alla malavita.
Crediamo che per capire il livello di civilta' di un Paese e di un sistema civico e giuridico, oltre che andare a guardare nelle sue carceri e nei suoi gabinetti, converra', da domani, andare a scrutare anche nelle sue sale da Bingo: sara' una lezione umana ed economica, per capire il futuro di un Paese e del suo modo di rispettare l'intelligenza e la maturita' dei suoi amministrati.
 
 
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