testata ADUC
CASO GALACTICA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
15 giugno 2001 0:00
 

NON FIDARSI DI TELECOM, DEL GARANTE SULLE TLC E DEL FINTO PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE IN CORSO: UNA RACCOMANDAZIONE DELL'ADUC PER OPERATORI E CONSUMATORI. UN INVITO AL MINISTRO DELLE COMUNICAZIONI

Firenze 15 Luglio 2001. Cio' che sta succedendo all'Internet Services Provider Galactica e ai suoi 110 mila clienti del servizio flat-rate, e' sintomatico delle condizioni disperate in cui si sta muovendo il mercato italiano delle telecomunicazioni nel suo processo di liberalizzazione.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Disperate, perche', con la complicita' del potere politico e delle autorita' di controllo, si sta solo razionalizzando l'esercizio del monopolio di Telecomitalia, facendolo pesantemente pagare ai cosiddetti operatori alternativi e ai consumatori.
Galactica sembra non rassegnarsi per la ingenua scelta di affidare buona parte della sua attivita' nelle mani di Telecomitalia, e sta gridando la sua disperazione anche attraverso vari mezzi di informazione. Anche qui una disperazione inutile, perche' rivolta ad un potere politico e di controllo che, invece, vive proprio di cio' di cui si chiede il cambiamento. Ve l'immaginate l'Autorita' del prof.Enzo Cheli che non passi le sue giornate a centellinare e dissertare sul centimetro in piu' o in meno da levare o garantire a Telecomitalia, o a cercare di spiegare ai consumatori che devono ancora attendere per la presunta liberta' di scelta dell'operatore, solo perche' sta meglio ragionando su come meglio garantire maggiori guadagni all'azienda di Colaninno? Com'altro potremmo leggere un intercedere che, comunque, garantisce al cosiddetto ex-operatore monopolista la proprieta' dell'ultimo miglio vita natural durante, facendolo affittare ad un prezzo maggiore di quello che Telecom stessa pratica ai suoi consumatori finali? E com'altro potremmo leggere tutto un sistema di banda larga, e di telecomunicazioni in generale che, per qualunque cosa, debba sempre chiedere il permesso a Telecomitalia?
Chi si e' fidato paga il prezzo della sua superficialita'. Questo vale per operatori e per consumatori. Al nostro servizio SOS online sul portale dell'Aduc riceviamo molte richieste di consigli e proteste contro i vari operatori non-Telecom che, avendo offerto servizi tipo flat-rate, si sono visti costretti a smettere per i ricatti economici di Telecom stessa e per la precarieta' delle normative in materia: la certezza del diritto e' fondamentale anche in questo caso. E questo settore e' tutt'altro che certezza, e' il festival della precarieta' sulle tasche di chiunque non sia Telecom.
E' bene che i consumatori tengano ben conto di questo, e sappiano di avere da una parte Telecom, con il suo gigantismo burocratico sovente inefficiente e una politica commerciale in cui i diritti del consumatore sono spesso considerati marginali, e dall'altra operatori ingenui e precari con cui e' meglio metter tutto per iscritto e chiaro in modo da potersene eventualmente rivalere con cognizione di causa ed effetto, perche' non sono in grado di garantire alcunche'.
Inviamo questa nota anche il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, perche' ne voglia tener conto nel difficile compito di trovare una soluzione, a meno che non creda che il processo di liberalizzazione, cosi' come sta procedendo, sia il meglio che ci si possa permettere.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS