UN SEGNALE MOLTO FORTE PER CONSUMATORI E MERCATO.

Firenze, 18 Marzo 1999. La notizia di un'azienda Usa -Microworkz- che sta commercializzando un computer al prezzo di 500 mila lire, e' di quelle molto forti; a maggior ragione se si pensa che questo computer ha prestazioni che in Italia -cercando con molta attenzione e pignoleria- si possono avere spendendo almeno il triplo, 1 milione e mezzo (processore 300 Mhz, Ram di 32 Mb, hard disk di 3,2 Gb).
L'America e' lontana? No, non lo e': se pensiamo a Microsoft, a Mac Donald's, Ibm, Nabisco ….tutte aziende che hanno imposto uno stile e un mercato e, ovviamente, un valore economico.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Se la Microworkz fa questo prezzo, vuol dire che e' possibile farlo, guadagnandoci sopra, e, indipendentemente dall'abbonamento promozionale ad Internet che offre nel prezzo (che rende l'offerta ancora piu' strabiliante), e' segnale di un mercato che va al contrario di come, invece, va in Italia. Ed e' un prodotto -facciamo molta attenzione- che non ci arriva da mercati in cui la mano d'opera costa un ventesimo che da noi, ma dagli Usa.
La produzione italiana del settore e' quasi inesistente -a parte l'Olivetti che, pero', a parte gli sbocchi istituzionali, annaspa- e quel poco che esiste avra' un'ulteriore bastonata da questa novita'.
I consumatori non hanno bisogno di tante riflessioni: acquistano cio' che e' piu' conveniente, con un dovuto equilibrio qualita'/prezzo. Ma i produttori, invece, in questo momento, hanno bisogno di tante riflessioni, perche' cio' che sembrava essere solo un'intuizione di futurologi, o propaganda per meglio vendere prodotti costosi spacciati per economici …. tutto questo e' superato. Il computer a 500 mila lire fa giustizia di tanta approssimazione, faciloneria, disinformazione e ignoranza. Siamo coscienti che questo computer, oltre a svolgere le funzioni di ordinatore di documenti, per andare in Internet si attacchera' ad una rete telefonica tra le piu' costose del mondo, per cui perdera' parte del suo slancio, ma riflettano anche i nuovi colossi della telecomunicazione nostrana (Telecom in particolare), se continuare a concepire il profitto come risultato di fregature -piu' o meno obbligatorie per l'utente- e di pessima qualita', o se allungare la vista e vedere altri modi di essere nel mercato e conquistarsi i