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DIMINUZIONE PREZZO BENZINA
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Comunicato 
10 gennaio 2000 0:00
 


IL MINISTRO LETTA DIA IL BUON ESEMPIO E DIMINUISCA I PREZZI DELL'AGIP-IP DI QUALCHE CENTINAIO DI LIRE.

Firenze, 10 Gennaio 2000. Il rimbalzo di prese di posizione e di inviti tra il ministro dell'Industria e l'Unione Petrolifera per l'ipotesi di diminuzione del prezzo della benzina, nei fatti, non sta portando a nulla se non all'irrigidimento delle posizioni. Il Governo si fa forte della "privazione" delle 35 lire sui tributi mentre incassa piu' Iva dall'aumento; il presidente dell'UP nega pure l'evidenza di fronte al prezzo del barile di greggio che diminuisce e i prezzi al dettaglio che non seguono lo stesso andamento percentuale verso il basso.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il mercato e' controllato dal duopolio UP/AgipIP (Stato), dove quest'ultimo svolge le funzioni di controllato e controllore e se il balletto continua cosi, non si arrivera' mai a contenere i prezzi al dettaglio, pur invocando Garanti, Commissione Europea, Governo, e non sappiamo chi altri. Occorre un'azione unilaterale che dia uno scossone, e lo puo' fare solo lo Stato, cosi' ha cercato di fare con le 35 lire di diminuzione, ma nella sua veste di imprenditore: il ministro Letta invece di chiedere ad altri di diminuire i prezzi, perche' non da' il buon esempio, con l'AgipIp che diminuisce i suoi prezzi di qualche centinaio di lire al litro?
Un'iniziativa che potrebbe essere chiesta dallo stesso ministro Letta al suo collega del Tesoro, ed essere concordata in sede di Governo. L'UP non potrebbe stare a guardare e gioire che il suo principale "concorrente" guadagna meno di lui, perche' vedrebbe le sue stazioni di servizio abbandonate dai consumatori: qualche centinaio di lire fa una differenza tale che qualunque consumatore sarebbe portato a non sottovalutare nella scelta della pompa da cui rifornirsi.
 
 
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