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OVERBOOKING AEREA: I DIRITTI DEL PASSEGGERO
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Comunicato 
18 dicembre 2000 0:00
 



Roma, 18 Dicembre 2000. "Spiacente non abbiamo posti". E' la ferale notizia che un passeggero, munito di regolare biglietto e prenotazione confermata, puo' sentirsi dire in uno degli aeroporti italiani o dell'Unione europea, specialmente in periodo natalizio, quando milioni di turisti si vedono gia' sdraiati sotto il caldo sole tropicale. Si chiama overbooking (sovraprenotazione) ed e' un sistema che praticamente tutte le compagnie aeree adottano: vendono cioe' piu' biglietti di quanti siano i posti a disposizione. Saltano viaggio e nervi -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- percio' abbiamo voluto elencare le opzioni alle quali ha diritto il malcapitato turista.
In caso di overbooking la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte:
* il rimborso del prezzo del biglietto, che puo' essere in denaro, in buoni viaggio o altri servizi, a scelta del passeggero;
* il primo volo possibile fino a destinazione;
* un volo in data successiva, a scelta del passeggero.
In aggiunta la compagnia aerea deve pagare un risarcimento in contanti pari a:
* 150 euro per i voli fino a 3.500 km o 75 euro se il ritardo e' inferiore a 2 ore;
* 300 euro per i voli oltre 3.500 km o 150 euro se il ritardo e' inferiore a 4 ore.
La compagnia aerea deve inoltre offrire gratuitamente:
* una telefonata o fax o telex al luogo di destinazione;
* pasti o rinfreschi;
* il pernottamento in albergo;
* il trasporto fino a destinazione se il passeggero sceglie di atterrare in un altro aeroporto.
 
 
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