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RC AUTO: ABOLIRE DUE DELLE TRE TASSE
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Comunicato 
5 aprile 2001 0:00
 


E RENDERE DEDUCIBILE IL PREMIO.

Roma, 5 Aprile 2001. Un terzo fra tasse e contributi del premio assicurativo RC auto entra nelle casse del dello Stato: il 12.5% di imposte, il 10.5% di contributo al Servizio sanitario nazionale e il 4% per il fondo di garanzia per le vittime della strada. Totale 27%. In sostanza su 25.654 miliardi di premi pagati dall'automobilista nel 1999, 3.206 se ne vanno in tasse, 2.693 in sanita' e 1.026 in fondo vittime (i calcoli sono approssimati). Non si capisce perche' pagare ulteriormente il Servizio sanitario nazionale visto che gia' si paga con la trattenuta sullo stipendio -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- o perche' pagare le imposte su un obbligo assicurativo: semmai dovrebbe essere il contrario e dovrebbe essere consentita la deducibilita' fiscale del premio, come avviene con le polizze vita. Ritenuta impraticabile la via del blocco delle tariffe a causa delle normative comunitarie (come da noi segnalato lo scorso anno, in controtendenza, ovviamente) e non potendosi fissare con legge l'ammontare del premio, al consumatore non resta che la possibilita' di scelta della compagnia assicuratrice e la richiesta allo Stato, cioe' a se stesso, di evitare doppioni in contributi sanitari e tassazioni insensate; non si capisce infatti perche' occorre pagare una tassa su un premio assicurativo obbligatorio per legge.
 
 
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