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RC-AUTO: TANTO FUMO E POCO ARROSTO
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Comunicato 
3 aprile 2001 0:00
 


I CONSUMATORI NON DIANO ASCOLTO ALLE SIRENE DEL MINISTRO E DELLE SUE ASSOCIAZIONI

Firenze, 3 Aprile 2001. Grande aspettativa e dichiarazioni altisonanti per l'altrettanto decantato grande successo del ministro dell'Industria, Enrico Letta: la pubblicazione della lista dei buoni e dei cattivi assicuratori, con tanto di foraggiamento (3 miliardi di lire) delle associazioni a lui dipendenti perche' si adoperino nel far pubblicita' a quelle che costano meno.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Ben venga la trasparenza sui prezzi delle compagnie, ma non sara' quella a far diminuire i prezzi. Aiutera' il consumatore a meglio districarsi fra le varie offerte, ma non fara' si' che le offerte (gia' a livello di impazzimento) diminuiscano, a meno che non ci sia qualcuno che creda che nel commercio esista il pudore e che, di conseguenza, qualche assicurazione si potrebbe vergognare di tariffe troppo alte pubblicate nelle liste dell'Isvap.
Il problema centrale e' impedire il cartello delle compagnie e far si' che i prezzi diminuiscano. E con l'attuale strategia del ministero e della Consulta delle sue associazioni, proprio non ci sembra che la strategia sia mirata al cuore del problema, che e' e rimane la creazione di un mercato, a partire dalla rimozione degli impedimenti.
Per una rimozione bisogna attendere che il Consiglio di Stato respinga il ricorso delle assicurazioni contro la sentenza del Tar che aveva confermato la condanna di cartello comminata dall'Antitrust. Per un'altra (l'eccessivo carico fiscale), vediamo solo un equipaggio che si appresta a galleggiare su una barchetta, in un mare che era e rimane ostile al consumatore.
Forse il ministro Letta ha presentato qualche provvedimento che ridimensionerebbe il 27% di tasse che oggi grava sui premi? O forse ha presentato qualche richiesta che liberalizzi l'ingresso sul mercato a qualunque operatore di qualunque parte del mondo, senza le tagliole autartiche?
No! Niente di tutto questo, ma solo tanto fumo e poco arrosto.
Ora, con le elezioni politiche alle porte, non c'e' da aspettarsi niente. Se ne riparla col nuovo Governo e col nuovo Parlamento. Per cui, per i consumatori, ora c'e' solo da stare in campana e cercare di farsi meno male possibile, soprattutto non credendo alle sirene del ministro e delle sue associazioni.
 
 
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