COLANINNO CHE SI ADIRA CON RUGGERO? SON COME I LADRI DI PISA, CHE LITIGANO DI GIORNO E RUBANO INSIEME DI NOTTE.
FUMO NEGLI OCCHI: strategie di distrazione di una battaglia che non c'e' in un mercato che non c'e'

Firenze, 14 Dicembre 2000. L'amministratore delegato di Telecom, Roberto Colaninno, ci vuol far credere di non aver gradito l'offerta di Infostrada di non far pagare ai suoi utenti il canone, e nella sua reazione ("gestione da venditore di sagra paesana" -e' l'epiteto che ha lanciato), ha anche aggiunto: "mi preoccupo perche' Enel (ndr: che e' proprietaria di Infostrada) non puo' fallire per definizione, se va male non scompare come un'azienda privata ma paghiamo tutti noi".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Un perfetto capitolo della saga (senza la "r") Telecom/Enel, a cui assisteremo nei prossimi tempi per l'operazione di spartizione del mercato della telefonia, a spese dell'utente/suddito. L'Enel sta accorpando la sua Wind con l'altrettanto sua Infostrada, e sara' il nuovo colosso che si affianchera' a Telecom, pagandogli il nolo dell'ultimo miglio: quindi, Enel che e' un'azienda pubblica, paghera' con i soldi dei contribuenti il nolo a Telecom, che e' l'azienda leader del settore per grazia ricevuta dallo Stato, e mantenuta dall'Autorita' del prof.Cheli, e che per ora e' anche sempre sotto il potere di intervento/controllo del Governo, grazie alla golden share che quest'ultimo ha sull'azienda.
Ascoltando l'espressione di ira di Colaninno contro l'azienda di Riccardo Ruggero, ci e' venuto in mente quel detto toscano "cencio dice male di straccio" (per chi non e' toscano, il cencio e' sinonimo popolare di straccio), senza dimenticarci che lo stesso duo chi ha fatto ricordare un altro detto: "son come i ladri di Pisa, che litigano di giorno e rubano insieme di notte". Quando si dice che i detti popolari sono eterni …….