testata ADUC
VIDEPOKER VIETATO DALLO STATO BINGO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
20 dicembre 2000 0:00
 


IN NOME DELLA MORALE A SENSO UNICO IL MERCATO E' STATO DIVISO IN DUE: ALLO STATO LA TOMBOLA/BINGO, E ALLA MALAVITA I VIDEOPOKER.

Firenze, 20 Dicembre 2000. Nella Finanziaria si e' sancita la morte del videopoker, e subito il sottosegretario alle Finanze, Alfiero Grandi, ci spiega che si tratta di un gioco della malavita, e che nulla ha a che fare con il Bingo: "si tratta di giochi completamente diversi. Il Bingo e' semplicemente una tombola un po' piu' raffinata che si rivolge ad un pubblico familiare. Le modalita' del gioco sono dunque descritte in modo accurato, proprio per evitare che le famiglie possano incorrere in situazioni e ambienti poco raccomandabili … le sale del Bingo saranno isolate e controllate e il gioco si potra' effettuare solo in questi ambienti. Inoltre, dal momento che si prevede che le famiglie vi possano trascorrere anche molto tempo, le sale saranno attrezzate con bar, self-service e luoghi di accoglienza per i bambini … sara' salvaguardato innanzitutto il carattere familiare del gioco e il pubblico sara' accudito e garantito. Il videopoker, invece, e' tutt'altro e si rivolge a settori completamente diversi".
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il sottosegretario ci ha fatto l'esempio di alcuni lager -accuditi e garantiti- accoglienti per le famiglie italiane in cui si potra' dilapidare tutto il patrimonio familiare con l'autorizzazione dello Stato e sotto l'occhio dello stesso, ma non ci ha detto in cosa consista questa diversita' tra Bingo e videopoker. Noi siamo convinti che, essendo due giochi in cui si vince solo per fortuna e non abilita', siano entrambi d'azzardo, e che identici dovrebbero essere considerati di fronte alla legge: vietati o legali. Ovviamente noi siamo perche' siano legali! E la inesistente distinzione che il sottosegretario ne fa, crediamo sia solo per delegittimare cio' che non e' monopolio dello Stato e terra di conquista per future concessionarie capaci di muoversi a mo' di boiardi di Stato, perche' luoghi di "pensione" di ex-amministratori dello Stato stesso. Non solo, c'e' anche una componente culturale che gioca un ruolo: la tombola/Bingo e' il gioco dell'infanzia natalizia per eccellenza, ed erigerla a gioco nazionale tutto l'anno, diventa come la conquista del bimbo che sogna -quando diventera' grande- un mondo dove in ogni angolo si distribuiscono gratis le caramelle. E queste signori vorrebbero governarci? Il bello, e' che sono anche gli stessi che ripetono spesso di lavorare per un modello di societa' multietnica … imponendo cio' che e' buono e cio' che e' cattivo rispetto ad un loro specifico modello …….
Se Alfiero Grandi si fosse fatto un giretto, per esempio, a Las Vegas, avrebbe visto che cio' che lui ipotizza per il Bingo (nursery, bar, etc…), in Nevada esiste gia' per qualunque tipo di gioco d'azzardo (ci si puo' anche dormire in questi casino' … questo era sfuggito al nostro), solo che nella cittadina americana non si sognerebbero mai di "isolare" e "controllare" le case da gioco cosi' come vorrebbe il sottosegretario (e accudire i giocatori -come ha testualmente detto), ma le lasciano all'abituale servizio di sicurezza pubblico e privato.
Quello che alla fine di questo modo di amministrare rimane, e' un grande favore alla malavita: un mercato e una domanda che alcun divieto cancellera' esiste, e con la filosofia del sottosegretario Grandi e la legge, si e' deciso di dividerlo in due: allo Stato la tombola/Bingo e alla malavita i videpoker.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS