Il capo dello Stato del Vaticano va in giro per il mondo incontrando presidenti delle repubbliche, re e regine, granduchi e granduchesse sostenendo che occorre investire sul futuro per sconfiggere “inverno demografico e inferno della guerra”.
Questo lo fa coi soldi dei contribuenti anche italiani (8xmille, agevolazioni e prebende varie).
Va bene “inferno della guerra”... ché non conosciamo un solo capo democratico o dittatore nel mondo che non sia contro la guerra e per la pace… ma per “l’inverno demografico”, non si può stare zitti. Anche perché questa crociata di papa Francesco non è inascoltata, e diversi Paesi, Italia non ultima, ci investe molto per convincere, con soldoni pubblici più o meno facili da aggiudicarsi, le donne e le famiglie a fare più figli.
Non dobbiamo ricordare noi che il Pianeta sta esplodendo di abitanti, esplosione che porta molte persone a fuggire da miseria e guerre cercando asilo e vita nei Paesi più ricchi.
E che tutto il Pianeta (covid docet) è interconnesso e riguarda ogni persona , ogni comunità ed ogni Stato ciò che accade nel deserto del Sahel, quanto in Bolivia o nei ghiacciai (molto ex…) dei poli Artico ed Antartico quanto nelle foreste come quella dell’Amazzonia, nelle scuole Usa dove i ragazzini si prendono a fucilate o nelle città messicane dove i narcos ammazzano chiunque si opponga al loro business, nelle isole del Pacifico che stanno sprofondando, nelle coste e lungo i fiumi di vari Paesi devastati da una natura imprevedibile quanto incontrollata, negli stermini in atto in Sudan, Kenya, Somalia, Bangladesh, Tibet, Myanmar, Yemen, Medio Oriente, Ucraina, etc
E non dobbiamo sempre noi ricordare che, in virtù del non-gradimento (quasi sempre per razzismo ed egoismo), chi scappa da questi contesti viene respinto alle frontiere o fatto morire in mare.
Ebbene, in questo contesto, il capo di uno Stato confessionale e autarchico, in nome della religione che divulga e che ha pesantemente segnato la storia dei secoli passati e recenti per i suoi metodi evangelici… ci viene a dire, dall’alto della sua notevole autorevolezza, che fare meno figli è una calamità. Spalleggiato da governanti dei “Paesi benestanti” che vogliono più bimbi - bianchi e belli rosati, che producano soldi per pagare i debiti delle loro disastrose gestioni economiche e sociali - senza i tanti problemi di chi ha religioni, abitudini e sembianze diverse da quella che chiamano “loro etnia”.
Non si può tacere, far finta di non sapere, fare spallucce (“si sa è il papa…”) e andare avanti come se nulla fosse. Anche l'inversione di questa sceneggiata mortale è determinante per invertire la distruzione del Pianeta, ambientale ed umana.
La parola ai politici dei paesi cosiddetti democratico/liberali! Che - se riescono a ragionare oltre il proprio naso e la propria tasca - hanno una grande occasione per invertire anche un altro mortale fenomeno: la sfiducia dei cittadini, dei consumatori, delle persone verso le istituzioni; sfiducia che viene manifestata con la diserzione delle urne ogni volta che è loro offerta questa possibilità.
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