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Apertura sportelloni di finestre su proprietà altrui
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Lettera 
4 ottobre 2011 0:00
 
Casa di montagna (a 1.346 mt di altitudine) donata da mio nonno negli anni 70 ai propri 5 figli non residenti nel paesello, tra cui mia mamma. La casa veniva suddivisa successivamente in 5 mini-appartamenti di villeggiatura.
Le finestre di una camera da letto e del bagno dell'appartamentino di mia madre si affacciano sull'ex aia, che è di proprietà di 2 sue anziane sorelle. L'aia permette l'accesso agli appartamenti di queste 2 zie, situati nel piano sovrastante gli appartamentini rispettivamente della mia mamma e di un altro loro fratello, anche lui con 2 finestre che si aprono sull'aia. Per evitare infiltrazioni di pioggia e/o di neve nella cameretta e nel bagno in casa di mia mamma, vennero applicati nel 1973, senza discussioni da parte delle 2 zie, due sportelloni di lamiera alle finestre con possibilità di apertura, tramite lucchetto, solo dall'esterno, accedendo attraverso l'aia. Dall'interno l'accesso non è possibile, perchè ci sono un'inferriata ed una zanzariera fissate alle aperture delle finestre.
Gli scuri in legno dello zio possono invece essere aperti dall'interno del suo appartamentino.
Successivamente l'aia venne chiusa con un cancello. L'accesso agli sportelloni veniva consentito a mia madre da una delle 2 zie proprietarie, grazie alla chiave del lucchetto che le era stata data x aprire il cancello. Nel 2010 veniva cambiato il lucchetto del cancello senza apparente motivo e veniva consegnata copia della chiave ad una vicina di casa. Mia mamma l'anno scorso aveva dovuto chiedere a questa donna il permesso di farsi aprire il cancello con l'ordine telefonico, da parte di una delle sue 2 zie, di restituire subito la chiave, per paura che potesse farne una copia...
La nuova chiave quest'anno è stata nuovamente negata a mia mamma per paura che anche il fratello la rivendichi per sè, per potere accedere agli scuri delle sue finestre accedendo dall'aia. Le zie dicono inoltre, che dare la chiave significa che mia mamma e/o il loro fratello potrebbero rivendicare un qualche diritto di proprietà sull'aia!
L'apertura delle nostre 2 finestre può quindi avvenire solo in presenza di una delle due zie proprietarie, che vive a circa 70 km di distanza, mentre mia mamma dista a 55 km. E' giusto che da un momento all'altro si neghi la possibilità di
accesso agli sportelloni, dopo 37 anni di pacifica convivenza e senza nessun preavviso? Faccio notare che non ci sono mai state pretese di nessun genere da
parte della mia famiglia, se non la richiesta di aprire e chiudere gli
sportelloni delle finestre. Oltre tutto anche a noi familiari crea disagio aprire gli sportelloni dall'aia. E' giusto che si rimanga con le finestre chiuse fino a che arrivi la zia, che non guida neppure, ma deve farsi trasportare da un figlio? E se non può venire?
Che cosa dovrebbe fare mia mamma? Non c'è la servitù di passaggio dopo tutti questi anni? Porgo in anticipo sentiti ringraziamenti.
Distinti saluti.
Marcella, da Pavia (

Risposta:
la questione potrebbe essere risolta a livello di servitù a vostro favore visto il decorso del tempo. La complessità della vicenda e il fatto che per dare una risposta sarebbe necessario un sopralluogo non ci consentono di andare oltre. Vi conviene rivolgervi ad un legale di vostra fiducia per valutare il da farsi.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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