Buon giorno, nel mese di aprile 2010 ho venduto casa ad un privato il cui notaio di fiducia mi ha richiesto una dichiarazione, dell'allora Amministratore di condominio, di regolare pagamento rate condominiali alla data del rogito. Ho presentato tale dichiarazione rilasciatami senza problemi, anchè perchè ho sempre pagato senza ritardi.
Il problema è sorto da quando è subentrato il nuovo Amministratore, circa due mesi dopo il rogito, che ha trovato una situazione amministrativa del condominio disastrosa in quanto non erano stati pagati servizi ed altri oneri che risalivano, sembra, anche all'anno precedente alla vendita, cioè 2009. Vorrei ribadire il "sembra", perchè il nuovo Amministratore non è in grado, dalla poca documentazione passatagli dal precedente, di dimostrarmi che, sia io che l'acquirente, dobbiamo versare ulteriori rate che ci sono state richieste.
Il fatto è che ci è stato proposto una soluzione "amichevole" tra me e l'acquirente dividendoci le rate in una proporzione senza dimostrazione alcuna con documentazione attestante, prima di agire per le vie legali.
Io questo l'ho saputo dall'acquirente a cui è stata recapitata una lettera dell'amministratore e indirizzata anche a me presso il mio nuovo indirizzo ma mai arrivata.
Vi chiedo gentilmente se la dichiarazione in mio possesso, del precedente Amministratore possa cautelarmi in caso di azioni legali e se debba agire preventivamente ed in quale senso.
Ringraziandovi vi porgo gentili saluti.
Roberto, da San Martino In Strada (lo)

Risposta:
la dichiarazione non la tutela nei confronti del condominio che può pretendere da lei e dall'acquirente le quote per l'anno della vendita e per quello precedente. Sicuramente la tutela nei confronti dell'allora amministratore, quanto meno se la dichiarazione resa non reca formule del genere "salvo conguaglio, ecc.". In tal caso potrebbe agire contro di lui per il danno subito.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php