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Ingiunzione Tari
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Lettera 
22 giugno 2021 0:00
 
Buongiorno,
ho ricevuto un'ingiunzione di pagamento relativo alla Tari e vorrei presentare ricorso.
L'ingiunzione è relativa ad un accertamento che non ho mai ricevuto ma, come anche riportato nell'ingiunzione, l'agente di riscossione sostiene che mi è stato notificato nel 2019. In realtà dicono che risulta notificata per compiuta giacenza, nel senso che nessuno ha mai ritirato la raccomandata. In effetti non ho mai ricevuto l'avviso di ricezione.
Tra l'altro l'accertamento è relativo agli anni 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 per i quali ho sempre pagato la Tari e ho anche le ricevute, ed è dovuto ad una differenza di importo perchè le bollette da me pagate non erano state calcolate con i mq catastali ma con i mq risultanti al comune. Quindi l'accertamento sarebbe relativo alla differenza di mq per i 5 anni indicati.
La mia intenzione sarebbe di presentare ricorso sia per la mancata ricezione dell'avviso dell'accertamento sia perchè ho regolarmente pagato e non è assolutamente chiaro perchè dopo tutti questi anni mi venga richiesta una differenza aggiuntiva.
Secondo voi potrebbe avere senso?
Grazie,
Lorenzo, dalla provincia di MI

Risposta:
la prescrizione per le Tari è di cinque anni; se è regolare la notifica del 2019 (al riguardo fa testo l'attestato di adempiuta notifica sottoscritto dall'operatore addetto) ci pare legittima l'ingiunzione.
Nel merito alla natura dell'addebito causato dalla fraintesa metratura convenzionale dell'immobile, dovra' verificare quanto previsto in merito dal regolamento Tari comunale.
 
 
 
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