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Blocco terminali POS del 28 novembre - Quando l'utente diventa vittima della rete
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
29 novembre 2024 12:35
 
 Quasi tutti i media hanno dato, già ieri sera, 28 novembre, la notizia dell’interruzione di rete che ha causato in tutta Italia disservizi nei pagamenti elettronici attraverso i terminali POS.
In Italia uno dei principali gestori di pagamenti elettronici è Nexi che serve (dovrebbe servire!) anche me, e infatti ieri pomeriggio poco dopo le tre, mi sono trovata a non poter pagare una professionista. Situazione sgradevole comunque, anche se la dottoressa in questione mi conosce da tempo e mi ha rassicurato – avrei pagato con un bonifico la fattura, ma stamani in banca, per effettuarlo ho dovuto sottostare a una coda chilometrica, che non vedevo da anni.
Quando, per far presto … si fa parecchio, ma parecchio tardi.
Andando oltre il mio personale disagio, tutto sommato contenuto, ma immaginando chi si è trovato, e si sta ancora trovando, se cliente di alcune banche ancora colpite dall’ostracismo Nexi, in un supermercato o in un qualsiasi negozio (accidenti al Black Friday!), devo aggiungere che Nexi ha spiegato che il problema deriva da un “incidente di rete generico e diffuso”, “secondo quanto comunicato da Worldline” .
Va precisato che il disservizio non riguarda solo i POS di Nexi, bensì anche quelli di altri operatori che si appoggiano alla medesima rete tecnologica. E va anche ricordato che non è la prima volta che succede una cosa del genere, perché un’avvisaglia ci fu nel 2002 (e io ci incappai anche quella volta, e meno male sempre da un professionista che mi conosceva bene, nella fattispecie il dentista).
Devo dire che, pur preoccupandomi, questo notevolissimo intoppo io l’avevo “previsto”. O meglio, mi ero già chiesta a più riprese, cosa può succederci se all’improvviso ci fosse un black out della rete. Siamo quasi tutti ormai così dipendenti dalla rete, incitati, come clienti, a usare il pagamento elettronico e minacciati, come negozianti, di sanzioni se non mettono il POS a disposizione della clientela, - siamo così presi fra incudine e martello al punto di non tenere presenti i rischi di questa generalizzazione.
L’alternativa? il buon vecchio uovo di Colombo, cioè tenere in casa e nel portafoglio una scorta di contanti. Sì, mi pare l’unica cosa saggia da fare, superando La paura eccessiva dei ladri, che nel frattempo ci hanno insinuato nella mente forse proprio per spingerci con più facilità nelle maglie della rete.
 
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