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DALL'UOVO DI PASQUA....
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
15 aprile 2003 0:00
 

"UN PENSIERO E' UNA FRECCIA SCAGLIATA SULLA VERITA':
PUO' COLPIRE UN PUNTO, MA NON COPRIRE LA TOTALITA' DEL BERSAGLIO.
L'ARCIERE PERO' E' TROPPO SODDISFATTO DEL PROPRIO SUCCESSO
PER CHIEDERE DI PIU'"

"QUANDO HAI TRIONFATO IN UNA CONTROVERSIA,
O POLEMISTA ACCANITO, SEI VERAMENTE DA COMPIANGERE,
POICHE' HAI PERDUTO UN'OCCASIONE
DI AMPLIARE LA TUA CONOSCENZA"
(Sri Aurobindo)

NOTA
Offro in regalo pasquale questi due pensieri di Sri Aurobindo (precisamente il n. 71 e il n. 56) che traggo dal libro: SRI AUROBINDO, "Pensieri e Aforismi", Edizioni Arka, Milano, s.i.d. (p. 134, 120). A me serve tenermeli davanti in questo periodo in cui qui si fa sempre piu' acuta la tendenza non solo a identificarsi con una singola posizione, ma anche a screditare e ridicolizzare le altre posizioni e le persone che le rappresentano. Non e', questo modo di procedere, un'ingiuria alla multiformita' stessa della vita? E anche alla realta' di noi stessi, che, a volte, nello stesso istante, alberghiamo nella mente e nell'animo pensieri e sentimenti contrastanti?

E' cosi' che mi sembra importante aggiungere anche una parte del commento che Mirra Alfassa (La Madre) ha fatto al secondo pensiero (stesso libro, p. 120):
"Se tu trionfi in una controversia, vuol dire che la tua opinione ha prevalso su quella di un altro; non necessariamente perche' e' piu' vera della sua, ma perche' tu sai maneggiare meglio le idee o perche' sai discutere con piu' ostinazione. Ed esci dalla discussione convinto di aver ragione in cio' che affermi; per cui perdi l'occasione di vedere un punto di vista del problema diverso dal tuo e di aggiungere un aspetto della verita' a quello o a quelli che gia' possiedi -resti chiuso nel tuo pensiero e rifiuti di ampliarlo".
"Il modo migliore di provare agli altri che quello che sentiamo e' vero, e' 'viverlo' -non ce ne sono altri".

SRI AUROBINDO (Calcutta 15.8.1872-Pondicherry 5.12.1950), soggiorno' e studio' in Inghilterra dal 1879 al 1893. Tornato in India, si dedico' alla causa dell'indipendenza del suo Paese, e per questa attivita' fu incarcerato per circa un anno (1907). Per sfuggire a un nuovo arresto, si trasferi' nella colonia francese di Pondicherry dove si applico' definitivamente a quello che sentiva essere il compito della sua vita vita, lo YOGA INTEGRALE nella prospettiva che l'attuale "homo sapiens sapiens" non e' il punto di arrivo dell'evoluzione, ma che e' necessario un ulteriore passo avanti nell'essere umano come singolo e nell'umanita' nel suo complesso. Intorno a lui si raccolse un gruppo di amici e ammiratori che ben presto dettero vita a un vero e proprio Ashram, ancora esistente.

MIRRA ALFASSA (Parigi 21.2.1878-Pondicherry 17.11.1973), figlia di madre egiziana e padre turco, francese di cittadinanza e cosmopolita per educazione e curiosita' di vita, conobbe Sri Aurobindo nel 1914, durante un viaggio in India col suo secondo marito. Passata In Giappone, dove rimase quattro anni, torno' a Pondicherry, dove resto' definitivamente accanto ad Aurobindo, al quale deve il nome di "THE MOTHER" (La Madre), con cui e' piu' conosciuta, e che le affido' la direzione dell'Ashram, da lei definito "un campionario delle difficolta' umane". Anche dopo il 1950, porto' avanti lo yoga integrale in un'esperienza personale testimoniata in particolare nei dodici volumi dell'"Agenda" (Edizioni Mediterranee), le conversazioni raccolte da Satprem (un discepolo francese che le era particolarmente affezionato) nel corso di una quindicina d'anni.

Su Internet numerosi sono i siti sui quali trovare informazioni e documenti su Sri Aurobindo e La Madre. Vi sono pure diverse associazioni, anche in Italia, che si richiamano a loro.
 
 
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