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Natale 2021 - come un augurio (in forma di sogno?)
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
24 dicembre 2021 14:51
 
Dedico queste righe personalmente a ciascuna persona che si sofferma a leggerle. Come ho fatto già per una mia parente che mi è particolarmente cara.
 
“23 dicembre 2021

Carissima amica, carissimo amico
ti voglio dire subito una cosa che mi è balenata davanti, al risveglio, stamattina, verso le sei.

Ma – la nascita di Gesù in una stalla, anzi, in una grotta usata a quel tempo come rifugio precario per animali e persone, dove la mangiatoia era di pietra, non vorrà anche dirci che questo bambino può nascere pure nei nostri cuori!?
Nei nostri cuori inariditi dal troppo soffrire, di cui spesso non siamo neppure consapevoli, nei nostri cuori esulcerati, impietriti ed esposti a tutte le bufere della vita …
 
E allora questo vorrebbe dire che non c’è persona chiusa in se stessa, non c’è persona dal cuore spezzato, non c’è persona che avverta di essere sgradita persino a se stessa che non possa dare ancora qualcosa – a una creatura inerme, indifesa, che piange chiedendo di essere accolta anche se con mezzi poverissimi, perché una mangiatoia di pietra è comunque una protezione, un riparo, sia pur provvisorio, sia pur minimo, dai rigori dell’inverno … E forse questo riparo così misero, così scomodo, forse, chissà, riesce a corrispondere a quel vagito, a modificarsi, può persino scoprirsi nell’atto di riuscire a dare un calore inusitato. Il cuore di pietra si ri-anima, si stupisce di provare un sentimento nuovo (o antico?) e accoglie la creatura, si trasforma in una culla accogliente …
E questa sarebbe una buona notizia, una bellissima notizia: niente è perduto davvero!
 
Guarda, anche se la “Buona Notizia” fosse solo una leggenda, un mito, magari un sogno, manterrebbe la sua profonda, intima verità, perché proprio le leggende e i miti, come pure i sogni,  ci comunicano messaggi importanti che toccano non tanto la nostra mente, la nostra razionalità, ma proprio il nostro cuore, il nostro sentimento, la nostra verità più profonda. Anche la nostra nostalgia di umanità.
Tutto qui, amica, amico che stai passando.
Comunque tu lo intenda, buon Natale!
Annapaola"
 
 
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