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In onore di Mahsa Amini (2000-2022) – iniziative della val di Lanzo e del Comune di Vecchiano
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
28 settembre 2023 13:12
 
 Mi pare importante segnalare le due iniziative messe in atto finora in due luoghi italiani diversi. Il 22 ottobre 2022 nella Val di Lanzo, nelle Alpi Graie
piemontesi, due alpinisti, Gian Maria Grassi e Renato Giustetto, hanno aperto una via di arrampicata sui Torrioni del Ru, che hanno intitolato alla ventenne del Kurdistan iraniano uccisa dalla polizia religiosa del suo Paese, perché dal velo che indossava sfuggiva una ciocca di capelli.
A seguirne l’esempio, l’8 marzo di quest’anno, è stato il Comune di Vecchiano che ha intitolato a Mahsa un largo del suo territorio, aggiungendo anche la parola d’ordine “Donna vita libertà” coniata durante le manifestazioni nonviolente del movimento di protesta seguito alla sua morte il 16 settembre 2022.

Un movimento spontaneo di protesta contro il regime satanocratico iniziato da moltissime giovani donne, seguite subito anche da giovani maschi e infine da vastissimi strati della popolazione iraniana.

A queste proteste nonviolente il regime rispose con estrema tremenda violenza, sparando sulla folla, spesso mirando agli occhi delle donne, stuprandole, arrestando e torturando le e i manifestanti moltissimi dei quali sono stati condannati a morte. In pochi mesi, è stato calcolato, ci sono stati oltre ventimila arresti, almeno cinquecento morti e migliaia di feriti. Eppure tutto ciò non ha impedito, specialmente alle e ai giovani, di insistere nelle proteste, sapendo di poter essere torturati e anche uccisi nel nome della libertà che per loro è indispensabile per vivere, come lo sono l’aria o il pane.
E queste proteste, mai del tutto sopite finora, hanno ripreso vigore in occasione del primo anniversario di questa giovane innocente che, però, agli occhi dei decrepiti ayatollah affetti da terribile misoginia, continua a rappresentare un esempio di immoralità e dissolutezza, perché questo per loro significa il desiderio delle persone, specialmente se donne, di respirare liberamente.

"Mahsa Amini è morta in Iran dopo essere stata arrestata per aver indossato il velo in modo “non corretto”: la nostra Giunta Comunale ha deciso
l'intitolazione di questo spazio già lo scorso 24 ottobre 2022 con apposita delibera", afferma il Sindaco Massimiliano Angori.

 
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