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Preghiera per i defunti
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
4 novembre 2018 18:39
 
 Uno può dire: ma il giorno dei morti è già passato!
A me, invece, pare che il giorno dei morti sia ogni giorno.
Perché ogni giorno qualcuno muore:
nel proprio letto per vecchiaia. Investito su una strada trafficata o precipitando da un solitario sentiero di montagna. Annegato nell’acqua dell’improvvisa piena di un torrente che sommerge la casa, in cui si trova o l’auto, su cui viaggia.  
E ancora, nel mare in burrasca che travolge il barcone che a caro prezzo doveva portarlo in un porto sicuro per vivere in un luogo dove l”umanità” fosse la regola e non l’eccezione. O per le torture o le privazioni subite in uno di quei moderni lager che si chiamano campi profughi, o per la fame causata dalla guerra o dallo sfruttamento da parte di paesi (come anche il nostro) che, a casa loro, vogliono usufruire delle ricchezze altrui al minor prezzo.
Insomma, in ogni luogo c’è sempre un motivo per morire.
E dunque, anche, un motivo per ricordare queste persone, anche se sconosciute,  che ci precedono nell’ignoto …
Perché, anche per chi crede, la morte ci apre una porta verso qualcosa che non conosciamo né possiamo davvero immaginare. Ma comunque, anche se non ci fosse alcunché, per quelli che restano la morte del prossimo, vicino o lontano che sia, è motivo di turbamento, di riflessione, di sentimenti di gratitudine, o di rimpianti o - perché no? - di rimorsi. Quindi, volendo, una preghiera per i defunti è anche un dialogo con chi se n’è andato, una riflessione sulla caducità della vita, su come sia giusto vivere e rapportarsi agli altri, e in qualche modo, può servire più ai vivi che ai morti.
 
La preghiera che trascrivo qui fu scritta da don Primo Mazzolari, parroco di Bozzolo, nel Mantovano, dal 1932 al 1959. Un prete di perfetta ortodossia cattolica e un grande credente che prendeva sul serio il “Non avrai altro Dio fuori che me”, e quindi mai si inchinò a duci e ducetti, correndo ovvii rischi.
Non sono riuscita a stabilire a quando risalga la stesura di questa preghiera, ma in fondo non è importante. 
 
 
Preghiera per i defunti di don Primo Mazzolari
 
E'  la preghiera che ogni giorno a te, Signore,
si leva dalla terra
per coloro che sono spariti nel mistero.
La preghiera che chiede riposo per chi espia,
luce per chi aspetta,
pace per chi anela all'amore tuo infinito.                                                                            
 
Riposino in pace: nella pace del porto,
nella pace della meta, nella pace Tua, Signore.
Vivano nell'amore tuo coloro che ho amato,
coloro che mi hanno amato.             
 
Non obliare, Signore,
nessun pensiero di bene a me dato,
e il male, o Padre, il male dimentica, cancella.
A quelli che passarono nel dolore,
a quelli che parvero sacrificati da un avverso destino
rivela, con te stesso, i segreti della tua giustizia,
i misteri del tuo amore.    
 
Da’ a noi quella vita interiore
per cui nell'intimo comunichiamo
col mondo invisibile nel quale essi sono:
con quel mondo fuori del tempo e dello spazio
che non è luogo, ma stato,
e non è lungi da noi, ma intorno a noi,
che non è dei morti, ma dei vivi,
con quel mondo che te, Dio, aspetta
e con quello che te vede
fra i chiarori antelucani
e nella luce del giorno eterno. Amen

 
Qui una sintesi del pensiero di don Mazzolari sulla morte e i defunti. 
 
 
 
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