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Si fermino le armi - Subito la tregua di Pasqua
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La pulce nell'orecchio di Annapaola Laldi
16 aprile 2022 10:47
 
 Ucraina, Russia e Italia unite per la pace:
“Nessuna giustificazione alla guerra”

Si fermino le armi, subito la “tregua di Pasqua”
 
Mi sembra giusto far conoscere da questo spazio l’appello lanciato congiuntamente dai nonviolenti di Ucraina, Russia e Italia, che è stato diramato attraverso “Azione nonviolenta” due giorni fa.
 
In un momento come questo è importante dare ascolto a tutte le voci che gridano l’urgenza di tornare umani, perché soltanto in questo modo, soltanto nel confronto onesto e leale fra varie visioni della realtà, sarà possibile trovare lo stretto sentiero che conduce alla fine di questa guerra, che è una guerra scaturita dalla megalomania di un tiranno (sostenuto da puri e semplici leccapiedi che gli sono debitori delle loro ricchezze smodate ), e non una guerra tra due popoli, quello russo e quello ucraino, che sono popoli  fratelli.  
 
Nel comunicato stampa, che presenta l’appello, si asserisce che i tre Movimenti nonviolenti e pacifisti  si ritrovano nell’“unica vera, adeguata, concreta e praticabile proposta di pace per fermare subito la guerra scatenata dal criminale governo russo in Ucraina” formulata da papa Francesco”, vale a dire  una "tregua pasquale" che, facendo tacere le armi e cessare le stragi, avvii un autentico negoziato che ponga fine a questo indicibile orrore.
La dichiarazione, che potete leggere qui sotto, è stata redatta e diffusa, in ucraino, russo, italiano e inglese, nei tre Paesi.
Il comunicato stampa si conclude con queste parole: “dal Movimento pacifista ucraino, dal Movimento degli obiettori di coscienza russi e dal Movimento Nonviolento italiano, arriva un appello di unità, l’indicazione di una strategia comune, che vuole essere un primo elemento per costruire la Conferenza di Pace che dovrà sancire la fine della guerra e mettere le basi per un processo di ricostruzione e riconciliazione”.
[da notare che, mentre la Pasqua cattolica ed evangelica cade il 17 aprile, quella delle chiese ortodosse cade il 24. Dunque, una tregua di una settimana che può fare la differenza].

 
Ed ecco la dichiarazione congiunta:
 
I nonviolenti di Ucraina, Russia e Italia:
I nostri tre popoli sono contro la guerra
perché la conoscono. Siamo fratelli e sorelle
.
 
Una dichiarazione congiunta
 
La guerra è il più grande crimine contro l’umanità.
Non esiste guerra giusta. Ogni guerra è sacrilega.
Per questo siamo obiettori di coscienza, rifiutiamo le armi e gli eserciti che sono gli strumenti che
rendono possibili le guerre.
Il conflitto tra Russia e Ucraina può e deve essere risolto con mezzi pacifici, salvando così molte
vite. Sappiamo che l'invasione russa in corso in Ucraina viola il diritto internazionale e che
l'Ucraina ha il diritto di difendersi dall'aggressione armata, ma non possiamo accettare alcuna
giustificazione della guerra
, perché siamo persuasi che l'azione nonviolenta sia la migliore forma
di autodifesa. Non possiamo accettare le narrazioni russe e ucraine che ritraggono questi due popoli
come nemici esistenziali che devono essere fermati con la forza militare. Le vittime di questo
conflitto, civili di diverse nazionalità, muoiono e soffrono a causa delle azioni militari di tutti i
combattenti. Ecco perché le armi e le voci dell'odio devono essere messe a tacere per cedere il
passo alla verità e alla riconciliazione
.
 
Facciamo parte dell’Internazionale dei Resistenti alla Guerra (W.R.I.) e dell’Ufficio Europeo per
l’Obiezione di Coscienza (EBCO), e lavoriamo insieme in un unico grande movimento per la pace.
Ci rivolgiamo ai nostri governi (ucraino, russo, italiano) affinché attivino subito ogni strada
diplomatica possibile per un tavolo delle trattative per il cessate il fuoco. I nostri popoli sono
contro la guerra. I nostri popoli hanno già subito l’immenso dramma della seconda guerra mondiale,
hanno conosciuto i totalitarismi, e vogliono un futuro di pace per le nuove generazioni.
Siamo per il disarmo, siamo contro le spese militari; vogliamo che i nostri governanti usino i soldi
del popolo per combattere la povertà e per il benessere di tutti, non per nuove armi.
Un inutile sforzo bellico non dovrebbe distrarci dalla risoluzione di urgenti problemi
socioeconomici ed ecologici. Non possiamo permettere ai politici di gonfiare la loro popolarità e
alle industrie militari di trarre profitto dall’infinito spargimento di sangue.
 
Conosciamo l'efficacia della nonviolenza come stile di vita e forza più potente dell'ingiustizia, della
violenza e della guerra. Stiamo lavorando sia per la resistenza nonviolenta alla guerra che per le
trasformazioni sociali, sviluppando una cultura di pace che riporterà i soldati a essere civili e
distruggerà tutte le armi. Crediamo nella libertà, nella democrazia, nei diritti umani e lavoriamo
affinché i nostri paesi si rispettino a vicenda.
 
La coscienza individuale è una tutela contro la propaganda di guerra e può salvaguardare dal
coinvolgimento dei civili nella guerra. Faremo tutto il possibile per proteggere il diritto umano
all'obiezione di coscienza al servizio militare nei nostri paesi.
Ci sentiamo come fratelli e sorelle, e siamo solidali con coloro che oggi soffrono a causa di questa
guerra e di ogni altra guerra nel mondo.
 
Yurii Sheliazhenko
Ukrainian Pacifist Movement
 
Elena Popova
Russian Conscientious Objectors Movement
 
Mao Valpiana
Movimento Nonviolento italiano

Kiev, Sankt Peterburg, Verona, 14 aprile 2022
 

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