L'emigrazione di persone professionalmente poco qualificate irrobustisce lo sviluppo del Paesi poveri, mentre quella dei lavoratori specializzati crea problemi e danni. Questa la conclusione dell'Organizzazione dei Paesi sviluppati (Ocse) nel suo rapporto su sviluppo e migrazione. I motivi? Il lavoratore non specializzato si trasferisce preferibilmente non troppo lontano da casa dove ha lasciato la famiglia, cerca di tornare il prima possibile, e nel frattempo invia in patria delle belle somme di denaro. Nello stesso tempo contribuisce a ridurre la manodopera in eccesso nel suo Paese. Viceversa, quando se ne vanno le persone istruite, il Paese d'origine s'impoverisce dei saperi e delle prestazioni ad alto livello (in alcuni Stati emigra il 70% dei professionisti). Una seria politica dell'emigrazione dovra' tener conto delle due facce della medaglia, conclude il rapporto.