La moratoria dell'aborto come mezzo per il controllo delle nascite ha avuto il si' della Camera solo da 48 ore. Ma la Farnesina ha gia' messo in moto la macchina della diplomazia per accompagnare la moratoria nel suo percorso fino alle Nazioni Unite.
Questo almeno l'indirizzo parlamentare, che ha impegnato il governo a proporre all'assemblea generale dell'Onu un documento che condanni l'uso dell'interruzione di gravidanza come strumento di controllo demografico ed affermi il diritto di ogni donna a non essere costretta ad abortire. Una iniziativa che, se arrivasse in porto, vedrebbe l'Italia di nuovo in prima fila sulla scena internazionale nella battaglia per i diritti umani, cosi' come gia' successo per la moratoria della pena di morte, ratificata dalle Nazioni Unite nel dicembre del 2007.
La campagna per la moratoria dell'aborto e' alle sue prime battute, come riferiscono fonti della Farnesina, e per ora lo sforzo diplomatico si concentrera' sulla 'mappatura' della 'sintonia' attorno alla proposta italiana.
Un lavoro 'lungo' che non puo' avere, ora, una tabella di marcia precisa, ma che ha uno scopo ben chiaro: quello di 'raccogliere il piu' ampio consenso possibile' attorno all'iniziativa. L'impegno di tutto il ministero sara' quello di tastare il terreno in tutti gli incontri internazionali, a partire da quelli bilaterali, per mettere in moto l'operazione 'tanto a New York quanto a Ginevra'. E per spiegare ai paesi piu' distanti dalla proposta italiana le motivazioni di una scelta 'di primaria importanza e di alto valore morale', come l'aveva definita il ministro degli Esteri Franco Frattini all'indomani dell'adozione del testo da parte di Montecitorio.
Uno stop alla promozione dell'aborto come strumento per la pianificazione delle nascite, come ricordano le stesse fonti, era gia' arrivato dalla comunita' internazionale con il 'programma del Cairo del '94 (la conferenza dell'Onu su popolazione e sviluppo che si tenne nella capitale egiziana), e ripreso a Pechino (nel corso della conferenza mondiale sulle donne delle Nazioni Unite) del '95'.
Quello che si cerca oggi, e che sara' perseguito con 'un fitto lavoro diplomatico' e' quindi 'il valore aggiunto della consensualita'', che puo' dare all'iniziativa maggiore valore 'morale e politico'.
La Farnesina 'e' pronta' aveva garantito il titolare della Farnesina. E nelle 'prossime settimane' si inizieranno a mettere insieme gli elementi per scattare 'la fotografia' dell'appoggio internazionale alla campagna contro l'aborto.