Perche' pagare degli estranei se e' possibile fare un esperimento in famiglia? E' la domanda che si pongono alcuni giovani ricercatori in Usa. Pawan Sinha, professore di neuroscienze al Massachussetts Institute of Technology (MIT) ha istallato una webcam sulla testa del figlioletto Darius affinche' registri tutto quello che il piccolino vede. Gia' Jonas Salk si era avvalso dei suoi figli per sperimentare il vaccino della poliomielite, solo che oggi la tecnologia aiuta a raccogliere molti piu' dati. I propri figli sono dei candidati facilmente accessibili e affidabili, pensano alcuni. Deborah Linebarger, psicologa dello sviluppo all'University of Pennsylvania spiega al New York Times di aver  impiegato i suoi quattro figli per studiare l'effetto dei media sui bambini. Un altro ricercatore del MIT, Deb Roy, ha istallato in casa sua 11 videocamere e 14 microfoni con cui ha rilevato il 70% delle ore da sveglio di suo figlio nei primi tre anni di vita; cio' dovrebbe costituire il materiale di partenza per The Human Speechome Project, uno studio sullo sviluppo del linguaggio.