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 ITALIA - ITALIA - Iva: ogni neonato ne paga 1.100 euro all'anno
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29 settembre 2008 0:00
 
Ogni bimbo versa al fisco 1.100 euro di IVA all'anno: gli alimenti per la prima infanzia, soprattutto fino al terzo anno di età, incidono per il 22% sul bilancio familiare. A metterlo in evidenza è Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani attraverso uno studio condotto da KRLS Network of Business Ethics che è stato presentato a Napoli.
"Nel primo anno di vita ogni bambino versa al fisco per l'acquisto di beni di prima necessità in media 1.100 euro di IVA." Questo perche', sottolinea l'associazione, sui beni alimentari per neonati di prima necessità quali i biscotti, il latte in polvere o vegetale, le carrozzine e i pannolini, viene applicata incredibilmente l'aliquota ordinaria del 20%, mentre nei principali paesi europei viene applicata da tempo l'iva agevolata, consentendo anche di detrarre tali spese dalle tasse.
"Il bonus bebè è stata solo una manovra una tantum che non ha influito sul bilancio familiare - afferma Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it - Bisogna smetterla di considerare i neonati consumatori finali e tartassarli come gli adulti. I neonati, al pari dei disabili, non sono autosufficienti." Contribuenti.it promuoverà una petizione popolare sul proprio sito internet per introdurre la detrazione fiscale e l'IVA agevolata al 4% per tutti i prodotti alimentari e sanitari destinati alla prima infanzia: in modo particolare sul latte in polvere, sul latte speciale o vegetale per allergici o intolleranti, sull'acqua purificata, sui pannolini, sulle pappe, sugli omogeneizzati, sulle creme, sui biberon, sui passeggini, sulle carrozzine, sui girelli, sui box, sui sedioloni e sui seggiolini per auto.

"Con la nostra proposta - continua Carlomagno - stimiamo di far ottenere alle famiglie italiane un risparmio di 1,2 miliardi di euro. Il nostro sistema di politica sociale ha un dovere verso tutte le famiglie ed in modo particolare verso quelle al di sotto della soglia di povertà e monoreddito, dando anche a loro il sacrosanto diritto di avere figli".
 
 
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