"Abbiamo udito molte belle parole, ma le cifre ci dicono che nei settori di maggiore responsabilita' i fatti sono assenti", spiega il ministro dell'Ambiente Josef Proell tracciando un bilancio crudo della situazione ecologica. Sia il suo ministero, sia la Corte del conti, concludono che, se non si cambia, l'Austria non ce la fara' a raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto. La traduzione pratica delle misure per abbassare del 13% i gas serra rispetto ai livelli del 1990, nell'arco 2008-2012, va a rilento. Anzi, nei settori Trasporti, Industria, Energia e Risanamento immobiliare non si nota nessuna riduzione significativa. Serve un colpo d'ala. Ma se il ministro chiama tutti alle rispettive responsabilita', la Corte dei conti denuncia due errori strategici dell'attuale politica ambientale: e' priva di strumenti sanzionatori e le competenze sono troppo frazionate.