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 ITALIA - ITALIA - La 'sindrome' del pendolare: scarsa creativita' e ansia
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Notizia 
14 maggio 2008 0:00
 
Sono vittime dell'imprevisto, dei ritardi e di tempi morti snervanti: 13 milioni di italiani pendolari, secondo l'istituto di ricerche statistiche Censis, un esercito silenzioso che ogni giorno si mette in viaggio per raggiungere il posto di lavoro. Per loro il rischio piu' comune e' di arrivare gia' scarichi e stressati al timbro del cartellino. Parola dello psichiatra Massimo Di Giannantonio, dell'universita' Gabriele D'Annunzio di Chieti e dirigente della Societa' italiana di psichiatria (Sip). "Sul pendolare grava un impegno che lede la dimensione dell'identita'. E alla condizione di stress si aggiunge l'instabilita' e la vulnerabilita'. I pendolari non sono mai consapevoli della loro autonomia lavorativa. Per loro il viaggio e' una perdita di tempo, denaro, energia mentale, concentrazione". A farne le spese, osserva l'esperto, e' la creativita' sul lavoro
 
 
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