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 ITALIA - ITALIA - Tar Lazio boccia ricorso su staminali embrionali. Ass. Coscioni: tribunale teocratico
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Notizia 
17 luglio 2009 0:00
 
 Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso nel quale alcuni ricercatori denunciavano il mancato finanziamento della ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Lo rende noto la direttrice del laboratorio cellule staminali dell'universita' di Milano, Elena Cattaneo, tra gli autori del ricorso, che stanno valutando se impugnare il provvedimento.
'La sentenza lascia molto perplessi', rileva Cattaneo. 'Non entra nel merito della motivazione del nostro ricorso, che riguarda la liberta' di ricercare su una tematica che e' inerente al bando in questione, permessa dalla legge, e tutelata dalla Costituzione'.
Il tribunale ha bocciato il ricorso sostenendo che avrebbero dovuto essere 'le istituzioni' a fare ricorso e non i singoli ricercatori. 'Ma la liberta' di ricerca - rileva Cattaneo - spetta ai singoli ricercatori e non alle istituzioni. Questo e' sancito negli statuti e nei decreti che riguardano le universita'. Non si puo' ignorare tutto questo'.

'L'ordinanza con cui il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di Elena Cattaneo, Elisabetta Cerbai e Silvia Garagna e' un esempio di come in Italia le liberta' civili, a cominciare dalle liberta' di ricerca e quindi anche dalla liberta' intellettuale, siano sempre piu' sistematicamente abolite'. Lo dichiarano Gilberto Corbellini e Marco Cappato, rispettivamente Co-Presidente e Segretario dell'associazione Luca Coscioni.
'In sostanza - spiegano - il Tar del Lazio dice due cose gravemente infondate sul piano del diritto. Cioe' che il governo era legittimato a promulgare un bando illegale, ovvero a vietare arbitrariamente il finanziamento di progetti di ricerca sulle staminali embrionali, nonostante la legge 40 (alla quale si richiama il Tar) non vieti tali ricerche, ma si limiti a vietare la fase precedente di distruzione degli embrioni. Ma soprattutto dice che gli scienziati non sono autonomi e indipendenti nella scelte delle loro linee di ricerca, e quello che possono o non possono fare e' preventivamente sottoposto a un controllo politico da parte degli enti di ricerca. Si tratta di argomenti degni non di una democrazia dove sia in vigore lo stato di diritto, nella quale non si dovrebbe poter impedire a nessuno di fare qualcosa che non sia vietato dalla legge e dove valga il principio della liberta' accademica. Le argomentazioni del TAR del Lazio hanno un'impronta da regime neo-totalitario di ispirazione teocratica'.
L'Associazione Luca Coscioni 'invita i cittadini italiani il mondo accademico nazionale e internazionali e esprimere concretamente la propria opposizione a un'ordinanza illiberale e incostituzionale sostenendo ancor piu' decisamente la battaglia delle tre ricercatrici, che noi auspichiamo prosegua in sede di appello presso il Consiglio di Stato'. Aperta anche una sottoscrizione per aiutare le tre ricercatrici a sostenere le spese legali del ricorso. In pochi giorni hanno aderito una quarantina di scienziati e ricercatori che hanno contribuito alla spese legali con oltre 3.000 euro. L'iniziativa continua su clicca qui.
 
 
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