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 EUROPA - EUROPA - Tesla crolla in Germania e Francia: il protagonismo politico di Elon Musk influenza le vendite?
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Notizia 
6 febbraio 2025 9:10
 
Tesla ha iniziato il 2025 con una pesante battuta d’arresto in Europa, registrando un calo delle vendite nei suoi tre principali mercati del continente: Germania, Francia e Regno Unito. Secondo i dati dell’Autorità Federale dei Trasporti tedesca, l’azienda ha immatricolato solo 1.277 nuove auto in Germania a gennaio, il 59% in meno e il numero più basso dal luglio 2021. In Francia invece il calo è stato del 63%, mentre nel Regno Unito le vendite sono scese del 12%. Questi risultati arrivano in un momento in cui il mercato europeo dei veicoli elettrici è in realtà in crescita (+54% a gennaio), segnalando che Tesla sta perdendo terreno nei confronti dei concorrenti proprio mentre la domanda di auto a batteria aumenta.

Il peso della politica: il caso Germania
Uno dei fattori che potrebbe aver inciso sul pesante calo delle vendite in Europa, oltre a una gamma invecchiata e all’aumento della concorrenza sull’elettrico, è il crescente coinvolgimento politico di Elon Musk. In Germania il ceo di Tesla ha espresso pubblicamente il suo sostegno ad Alice Weidel, leader del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), suscitando polemiche a livello nazionale. A gennaio, Musk ha partecipato a una diretta su X con Weidel e, in seguito, ha parlato virtualmente a un comizio del partito, incoraggiando i tedeschi a essere «orgogliosi della propria cultura». Tuttavia, le sue dichiarazioni hanno suscitato indignazione, soprattutto perché sono arrivate alla vigilia dell’80mo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

Non solo politica: i problemi produttivi di Tesla
Oltre al fattore politico, Tesla sta però affrontando anche indubbie difficoltà a livello produttivo. L’azienda sta aggiornando le linee di assemblaggio per la produzione della nuova versione del Model Y, il suo modello più venduto. Questo processo ha portato a diverse settimane di stop nella produzione, incluso nello stabilimento di Grünheide, vicino Berlino. Inoltre  Tesla potrebbe aver risentito di una carenza di scorte dopo la forte spinta alle vendite nel quarto trimestre del 2024. Nonostante abbia chiuso l’anno con un record di consegne, l’azienda non ha centrato l’obiettivo di crescita annuale, registrando il primo calo dei volumi in oltre un decennio.

Il rischio di un effetto boomerang globale
Il coinvolgimento politico di Musk sta avendo impatti anche al di fuori dell’Europa. Negli Stati Uniti  Tesla ha visto un calo delle vendite in California per quattro trimestri consecutivi, con la Model 3 in discesa del 36% nel 2024. Lo Stato americano, roccaforte democratica che ha votato per Kamala Harris con un vantaggio di oltre 20 punti su Donald Trump, è stata teatro di ripetuti scontri tra Musk e il governatore Gavin Newsom. Nel frattempo Musk sta cercando di rafforzare i suoi legami con il neopresidente Trump, che ha minacciato di imporre dazi sui veicoli elettrici europei. Se queste tensioni geopolitiche dovessero intensificarsi, Tesla rischia di affrontare sfide ancora più complesse nel mercato globale. 

(Andrea Boeris su MilanoFinanza del 05/02/2025)


 
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