Due è meglio di uno. E' una frase di facile comprensione per indicare che uno sforzo congiunto ha maggiore efficacia di quello espresso singolarmente. E' quanto si cerca di attuare anche nel campo medico dove l'abbinamento di più terapie può ottenere effetti migliori nella cura delle malattie.
Le immunoterapie da sole hanno avuto un impatto limitato contro il cancro al pancreas, ma una nuova ricerca suggerisce che combinarle con l'inibizione di un gene può essere la chiave per risposte durature.
Un gene è un segmento di DNA che codifica una proteina, cioè contiene le istruzioni su come costruirla.
Un particolare tipo di gene, denominato KRAS, fornisce istruzioni per la produzione di una proteina e istruisce la cellula a proliferare o a maturare e assumere funzioni specializzate.
Una mutazione del gene KRAS è la causa della resistenza ai trattamenti del tumore al pancreas che può essere individuato mesi prima che si manifesti clinicamente.
Frammenti del Dna rilasciato dal cancro nel sangue del paziente sono una spia genetica del KRAS "mutato" che si attiva precedentemente alla crescita tumorale.
Il gene KRAS "mutato" è stato per decenni un obiettivo primario negli sforzi di ricerca sul cancro.
Nel carcinoma pancreatico, che viene spesso diagnosticato in una fase avanzata (quando le opzioni terapeutiche sono limitate), oltre il 90% dei casi presenta mutazioni del KRAS in varie forme, il quale diviene un oncogene, un gene, cioè, che può indurre la produzione di una proteina anomala e indirizzare la cellula verso l'acquisizione di caratteristiche tumorali.
Nella cura dei tumori si utilizza l'immunoterapia, cioè la cura delle patologie basate sull'impiego di sostanze che agiscono sul sistema immunitario, con l'obiettivo di amplificarne la risposta da parte dell'organismo.
Le cellule maligne espongono sulla loro superficie molecole diverse da quelle sane. Il sistema immunitario individua le molecole tumorali e attacca le cellule malate ma, a differenza di altri tipi di tumori, le immunoterapie hanno finora dimostrato scarso successo nella cura del cancro del pancreas.
Occorre, quindi, sviluppare nuove strategie per colpire il tumore con un farmaco che blocchi il KRAS "mutato" i cui inibitori sono attualmente in fase di studio clinico e la sua disattivazione può rilevarsi una combinazione efficace con l'immunoterapia.
In una ricerca pubblicata sulle riviste scientifiche "Developmental Cell" e "Cancer Cell", (poi ripresa da "Nature"), sono stati riportati gli studi su diversi farmaci attivi nei confronti del KRAS "mutato".
"C'è voluto molto tempo per ottenere qualcosa di specifico", afferma Raghu Kalluri, presidente del Dipartimento di Biologia del Cancro, presso l'M.D Anderson Cancer Center dell'Università del Texas.
E' stato esaminato il microambiente tumorale pancreatico e come cambia in risposta alla soppressione del KRAS "mutato". "Soddisfatto il professore Kalluri, che dichiara "Siamo rimasti piuttosto stupiti di come le cellule del pancreas sappiano recuperare, riparare e rigenerarsi". Una speranza che si concretizza.
(Articolo pubblicato anche sul quotidiano LaRagione del 2 dicembre 2023)
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