Ci hanno martellato di continuo (e per più di dieci anni) che la fine del mercato tutelato sarebbe stata un disastro per i consumatori. Partiti di governo e di opposizione, associazioni di consumatori (tutte tranne Aduc), editorialisti e media di varia tacca. Ignoranza, opportunismo, cavalcare tutto ciò che fa notizia (metodo tipico del ministro Salvini che si è anche smaccato dal governo, costretto a mettere la parola fine al mercato tutelato altrimenti saltava tutto il Pnrr).
Due erano gli obiettivi: ridurre la concentrazione delle offerte (il 60% del mercato è nelle mani del maggiore operatore, Enel) e garantire la transizione al mercato. Il primo obiettivo è stato raggiunto, anche perché nessun contendente poteva aggiudicarsi più del 35% dell’offerta in palio. Per il secondo obiettivo, si parla di un risparmio medio di 100 euro ad utenza, così come preannunciato dal ministro dell’Ambiente: "Io credo che costerà di meno perché si è creata una condizione di mercato dove probabilmente la concorrenza ha fatto abbassare l’offerta..".
A questo punto occorrerà che tutti gli utenti del mercato tutelato valutino i propri costi, perché non sarà una sorpresa che questi prezzi garantiti dall’Autorità Arera possano essere più alti del mercato libero.
Cosa dovrà fare l’utente del mercato tutelato? 1 - verificare sulla bolletta se si appartiene ancora al mercato tutelato. Se si sceglie di restare ancora in questo mercato, si può non fare nulla e attendere che l’Arera, da luglio, trasferisca la propria utenza al servizio a tutele graduali e si avrà contezza di chi è il proprio operatore. Da settembre 2023 a giugno 2024 (in almeno due bollette) i propri nuovi gestori informeranno sulla possibilità di scegliere le loro offerte del mercato libero.
Non ci sarà interruzione del servizio e, volendo passare al mercato libero, si potranno verificare le offerte sul sito specifico di Arera www.ilportaleofferte.it 2 - le nuove bollette potranno essere pagate, senza deposito cauzionale, con domiciliazione bancaria o carta di credito. Altrimenti si dovrà lasciare un deposito cauzionale di 11,5 euro per ogni Kilowatt. 3 - Gli utenti vulnerabili sono oggi circa 4 milioni: economicamente svantaggiati, gravi condizioni di salute, over 75 con disabilità legge 104, utenti in zone disastrate o in piccole isole senza servizi. Continueranno ad usufruire degli specifici vantaggi.
I vulnerabili sono già conosciuti come tali dai singoli fornitori Se, invece, si è vulnerabili per i benefici della legge 104 si deve informare il fornitore compilando un modulo di autodichiarazione disponibile sul sito dell’Arera
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