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Danni subiti al box (venduto) per infiltrazione acqua piovana
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Lettera 
16 novembre 2010 0:00
 
Buonasera,
in data 23/09/2009 in fase di trasloco - avendo venduto l'immobile di proprietà - abbiamo riscontrato che il box, pertinenza dell'appartamento, presentava danni a quanto custodito a causa di un allagamento.
L’Amministratore del Condominio ed i legali rappresentanti della Società Olimpia Seconda srl – nostra venditrice e costruttrice dell’immobile di Piazza E. Bianchini n. 7/A – da noi tempestivamente avvisati, con la presenza in loco, hanno potuto constatare quanto accaduto e accertare che il danno al box ed agli oggetti contenuti era stato causato principalmente dal cedimento della rampa sovrastante il box e della relativa grata in cui dovevano defluire le acque.
Rivalendoci nei confronti del Condomino, la relativa compagnia di assicurazione a seguito delle opportune perizie, in data 13/01/2010 ci comunicava l'archivio della pratica senza possibilità di liquidazione del danno in quanto dall’analisi dell’elaborato peritale che riportava le cause del danno, il sinistro e le relative conseguenze non rientravano nell’oggetto della garanzia prestata in quanto la penetrazione dell’acqua all’interno del fabbricato non era dovuta a rottura accidentale di tubazione al servizio del fabbricato ma ad allargamento della struttura muraria a livello dell’attaccamento verticale tra la rampa di accesso ai box e il muro di cinta. Secondo la Compagnia del Condomino l'assestamento ha causato l’apertura di crepe che hanno consentito all’acqua piovana di infiltrarsi e di allagare i box sottostanti.
Da questo momento in poi sono state inviate una serie di lettere, anche tramite avvocato, alla società costruttrice per sollecitare un intervento risolutivo con risarcimento dei danni subìti, ma fino ad oggi non c'è stata mai data alcuna risposta a riguardo.
Siamo disperati anche perchè ci è stato detto che la soluzione potrebbe essere la citazione in giudizio della società con conseguenti spese di ingenti somme di denaro che purtroppo non abbiamo.
Si allega in fine l'elenco dei danni subìti
Le siamo grati per quanto potrà consigliarci, ne frattempo le porgiamo i più cordiali saluti
Giovanni, da Ciampino (RM)

Risposta:
in assenza di una volontà della società costruttrice di addivenire ad una soluzione bonaria della controversia, l'azione giudiziale è l'unica possibilità utile per far valere i propri diritti.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
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