gentili signori
sono proprietario di un piccolo immobile a Roburent, località di mezza montagna (800 metri altitudine) nel Piemonte, facente parte di un palazzo di 4 piani.
Le cose sono iniziate 2 anni addietro, quando una macchia di umidità è apparsa sui soffitti del bagno, abbiamo allora chiamato il proprietario dell'alloggio soprastante, che venuto a vedere, ha detto che la macchia era asciutta, io volevo che chiamasse un idraulico per una verifica, ma mia moglie, visti i rapporti di amicizia che ci sono, ha detto di lasciare perdere, il tempo passa e le cose sono peggiorate, adesso quasi tutto il soffitto del bagno è screpolato e cade a pezzi, anche nella tromba delle scale sono presenti vaste macchie di umidità, fatto presente la cosa sia al proprietario, sia all'amministratore, fino ad adesso non si è mosso nessuno e le cose peggiorano: il proprietario dell'alloggio sopra il mio dice che potrebbe anche non essere lui il responsabile delle macchie al mio soffitto e che la causa poterebbero essere tubi interni al caseggiato.
Vorrei sapere che azioni posso intraprendere per obbligare il proprietario dell'alloggio, dal quale sembrerebbe provenire la perdita ad agire, e sia verso l'amministratore per obbligarlo a fare partire i lavori di ricerca guasto anche nella tromba delle scale vorrei sapere se, in caso di assemblea non si trovasse accordo per i lavori se posso mettere in mora il condominio e richiedere i danni che stiamo subendo da tali infiltrazioni.
Grazie,
Franco, da Genova

Risposta:
innanzi tutto bisogna individuare se il danno origina da una proprietà esclusiva o da una parte comune. A tale scopo le suggeriremmo di interpellare prima l'amministratore e, in caso di inerzia, inviargli una diffida a provvedere alla ricerca in questione. Individuata la causa potrà agire contro chi di competenza per la eliminazione delle infiltrazioni e per il risarcimento del danno.