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L'irriverente. Diritti e liberta'. Il lupo perde il pelo ma non il vizio?
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L'irriverente di Vincenzo Donvito
12 ottobre 2014 11:07
 
In questi giorni accadono due vicende che ci hanno fatto scattare una sorta di meccanismo di autodifesa civica e istituzionale.
1- Un nutrito gruppo di deputati della maggioranza di Governo ha firmato una dichiarazione chiedendosi “come sia giudicata da Sky, che ha mostrato sempre grande equilibrio ed equidistanza nel rapporto con la politica, l'affiliazione pubblica di Fedez (ndr: un giovane rapper molto in voga) al Movimento 5 Stelle, visto che il rapper e' uno dei volti di punta dell'emittente satellitare come giudice di X Factor (ndr: show tv in cui si valutano le capacita' artistiche di alcuni giovani)”.
2- Alcuni deputati della maggioranza di governo stanno perorando -con anche il conforto del presidente del Consiglio dei ministri- la trasformazione dell'omicidio colposo commesso in stato di alterazione psicofisica, in omicidio volontario.
Qui le nostre valutazioni:
1 – per chi ha un minimo di dimestichezza col diritto democratico, con le liberta' individuali, con la liberta' di espressione e di pensiero, avra' sgranato gli occhi di fronte a questa richiesta di censura e di estromissione. C'e' quindi poco da commentare, perche' si erodono i minimi principi di base della nostra comunita' nazionale, comunitaria ed internazionale.
2 - Trasformare la colpa (reato commesso ma non voluto) in dolo (reato che si e' appositamente voluto commettere) e' incostituzionale e viola i più elementari principi del diritto della tradizione giuridica occidentale: sorgerebbe una sorta di responsabilita' oggettiva che contraddice i principi garantisti della Costituzione in materia penale.

E allora, come mai queste prese di posizione da parte di esponenti istituzionali del partito di maggioranza relativa al Governo, partito che si chiama democratico e fa parte del Partito Socialista Europeo, dove ci sono altri partiti -come quello francese, spagnolo, belga, portoghese, etc- che sono punto di riferimento, istituzionale e politico, delle liberta' e dei diritti individuali?
Forse perche' siamo in Italia e tutto e' relativo e contingente? Non lo sappiamo. Ma non possiamo dimenticare che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
Il lupo, nel nostro caso, e' l'italiano medio che, investito di responsabilita' istituzionale, si convince che il proprio pensiero, il proprio stile di vita, la propria ideologia, debba diventare legge, cioe' dettato normativo la cui violazione comporta una pena e/o una sanzione. Tutto ovviamente in nome del bene comune.
Il vizio e' quello che, nella prima meta' del secolo scorso (con tutti i “distinguo” del caso e senza generalizzare), un alto esponente del Partito Socialista Italiano (che apparteneva all'Internazionale Socialista), per dar corpo ai propri ideali e ad una nuova prassi di governo, fondo' un movimento sociale che poi ha fatto scuola in tutto il mondo: Benito Mussolini.
 
 
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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