testata ADUC
Infrastrutture. Cos'e' una rete telefonica e il dibattito sull'ultimo miglio
Scarica e stampa il PDF
Macromicro economia di Domenico Murrone
15 aprile 2007 0:00
 
Infrastruttura: un insieme di elementi strutturati in modo che uniti formino una struttura funzionante per uno scopo preciso.
Le infrastrutture hanno di solito queste caratteristiche: costano (si pensi ad un'autostrada), sono spesso invasive per il territorio (centrali elettriche), occorre molto tempo per costruirle (binari su cui far passare i treni ad alta velocita').

Le infrastrutture sono essenziali per un Paese, perche' rappresentano la piattaforma su cui una moltitudine di attori puo' operare, sia per soddisfare i propri bisogni (i consumatori), sia per produrre altri beni e servizi (le aziende). Cerchiamo di rendere comprensibile il dibattito scatenatosi attorno alla vicenda Telecom Italia e alla rete di sua proprieta', dibattito fatto di frasi come: Basta col monopolio Telecom sull'ultimo miglio; scorporare la rete; avanti col modello inglese, ecc.

La rete telefonica e' un'infrastruttura piu' leggera rispetto a strade e ferrovie, ma e' comunque costosa, moderatamente invasiva e con tempi di costruzione non immediati.
Il sistema dei cavi telefonici, che prima faceva transitare solo la "voce" degli utenti, ora serve a far viaggiare anche altri tipi di contenuti: dati, immagini, video, suoni e tutto cio' che si trova su Internet.

Una rete telefonica la possiamo scomporre in grandi e micro condotti. Per intenderci, i macro condotti sono assimilabili ad autostrade, strade statali e provinciali. I micro condotti sono le strade e stradine comunali, quelle che arrivano sotto casa. Questa parte della rete e' detta ultimo miglio.
I condotti, grandi e piccoli, sono collegati tra di loro attraverso dei nodi (piccole o grosse centrali di smistamento del traffico e di collegamento tra i diversi condotti).

In Italia, ci sono molti macro condotti e con diversi proprietari, anzi c'e' chi sospetta che le capacita' trasmissive superino le necessita'. Sui micro condotti, invece, c'e' un sostanziale monopolio di Telecom Italia. Ed e' questa parte della rete che sta creando il dibattito di questi giorni.
L'ultimo miglio e' di proprieta' di Telecom che per legge deve affittarlo agli operatori alternativi. Questa situazione crea un vantaggio notevole al gestore che ancora oggi copre l'80% del mercato della telefonia fissa. Il dilemma e': al di la' di chi sara' il futuro proprietario di Telecom Italia, e' giusto mantenere nelle mani di questa azienda un patrimonio strategico per lo sviluppo del Paese? Anche in considerazione del fatto che Tronchetti Provera (l'attuale "proprietario"), privilegiando le sue necessita' finanziare, non ha effettuato i necessari investimenti per rimodernare la rete.
Siccome e' antieconomico che tutti i gestori si mettano a piazzare fili telefonici casa per casa, duplicando cosi' l'infrastruttura, e' necessario trovare rimedi alla situazione di disfacimento in cui versa la rete, "grazie" a Telecom Italia. E' anche difficile pensare ad un veloce sviluppo di tecnologie alternative al doppino telefonico (fibra ottica, satellite, wimax, ecc.).
Le soluzione sul tappeto sono diverse. Imitare il modello inglese? Spezzettare la rete (regione per regione o per macroregioni) affidando i vari pezzi a diversi gestori? Espropriare la rete a Telecom perche' rientri in possesso dello Stato?
Vediamo di capire.
Il modello inglese. Nel Regno Unito e' stato raggiunto un accordo tra British Telecom, ex monopolista, e l'Authority di controllo inglese, l'Ofcom, per lo scorporo della rete. In pratica la rete, pur rimanendo proprieta' di BT, e' trasferita a Openreach, una divisione distinta, anche contabilmente, che viene amministrata dall'Ofcom. Openreach cosi' affitta le infrastrutture a pari condizioni a tutti i gestori. Il modello ha prodotto buoni risultati anche per British Telecom che ha aumentato il valore in borsa del 40%. Il Governo e' favorevole a questa soluzione che e' intenzionato a dotare l'Agcom (l'Authority italiana) dei poteri necessari per procedere.
Spezzettare la rete e/o espropriare. Sono soluzioni piu' radicali che avrebbero il vantaggio di spazzar via i vantaggi di cui ha goduto finora Telecom Italia e che tanti disagi ha causato agli italiani.

 
 
MACROMICRO ECONOMIA IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS