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Brexit: ritorno al punto di partenza
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Stati uniti d'europa di Redazione
2 giugno 2019 18:18
 
 Tre anni per nulla. Le dimissioni di Theresa May lasciano i britannici in alto mare rispetto alla separazione con l’Unione Europea. Il primo ministro avrà fatto impressione per il suo coraggio, molto meno perla sua strategia. Il rischio di una Brexit senza accordo è più forte che mai.

Game over. Questa volta, il gioco di parte è finito per Theresa May. Un’uscita dignitosa, con un primo ministro britannico il cui coraggio avrà fatto impressione nella battaglia senza fine della Brexit. Quante piccole frasi pungenti nel suo incontro coi suoi colleghi, complotti per provocare la sua caduta, prima pagine dei giornali e scontri parlamentari feroci. La sua tenacia si sarà trasformata in testardaggine in questi ultimi mesi, cercando di indurre gli europei ad accettare un futuro rapporto oltre misura. Una testardaggine che rimanda ai numerosi errori strategici di Theresa May dopo il suo arrivo al potere.
Equazione impossibile
Il suo più grande errore sarà stato di optare per una Brexit dura – fine della libertà di circolazione, uscita dall’unione doganale – continuando a predire un avvenire economico radioso ad un popolo britannico che era già stato “drogato” durante la campagna referendaria. La volontà dell’inquilina del numero 10 di Downing Street di mantenere ad ogni costo l’unità di un partito conservatore diviso in due porterà a rendere impossibile l’equazione, malgrado i reali sforzi dei negoziatori europei per limitare i danni di questa separazione. Una maggioranza bipartisan avrebbe potuta essere cercata in Parlamento su una Brexit più soft, ma questo avrebbe significato l’esplosione dei Tory.
Senza questa dannata frontiera con l’Irlanda, di cui nessuno ne aveva mai considerato le implicazioni, senza dubbio l’accordo raggiunto con Bruxelles sarebbe stato approvato ai Comuni. Ma questa frontiera ha materializzato le contraddizioni britanniche, riportandoli senza sosta alla realtà: con un accordo di divorzio non si può avere tutto.
Necessario un chiarimento tra i Tory
Theresa May fuori gioco, i conservatori tornano al punto di partenza. Essi devono ottemperare ai necessari chiarimenti, altrimenti saranno di nuovo sanzionati dalle urne. I Tory non possono senza dubbio evitare di mantenere i loro numeri durante le elezioni legislative anticipate dopo aver designato il loro nuovo leader. Con ormai un rischio maggiori che questo si traduca, alla fine, in una Brexit senza accordo.

(editoriale di Etienne Lefebvre, pubblicato sul quotidiano Les Echos del 02/06/2019)
 
 
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