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Le bufale sulla Nato
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Stati uniti d'europa di Primo Mastrantoni
1 marzo 2022 13:06
 
  Mentre il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, dichiara guerra a due popoli, quello ucraino con l'invasione e quello russo con il dispiegamento di poliziotti che reprimono e arrestano i manifestanti, nel nostro Paese circolano bufale che, come il solito, trovano una marea di creduloni.

La Nato ha circondato la Russia, che è obbligata a difendersi, si narra. Ora, il concetto di circondare, come ha fatto Putin con le sue truppe nei confronti dell'Ucraina, presuppone intenzioni aggressive. Per smentire questa credenza basterebbe ricordare le date: la Nato si è costituita nel 1949 con scopi difensivi non offensivi è cioè, uno scudo, non una lancia e non ha invaso nessuna nazione, come ha fatto Putin. La Nato si è allargata sempre più, dicono. Ricordiamo agli smemorati che l'adesione alla Nato è volontaria e la sottoscrive il Paese che vuole aderire.

L'altra bufala che circola, alimentata dai media, è che c'era un accordo tra la Russia e la Nato che non si sarebbe espansa ad est. Purtroppo, per i bufalari, non c'è nessun accordo, non ci sono documenti a sostegno di questa tesi. C'è, invece, un verbale proveniente dal Regno Unito, di una conversazione sull'argomento tra diplomatici: il livello è quello dello scambio di valutazioni. Il verbale della conversazione è del marzo 1991, quando c'era ancora l'Unione sovietica. Più tardi Russia, Bielorussia e Ucraina decretarono la dissoluzione dell'Urss. Come si poteva fare un accordo con la Russia se ancora non esisteva? C'è, invece, un documento del 1994, sottoscritto tra Russia e Nato che stabiliva la denuclearizzazione dell'Ucraina e l'impegno a tutelarne la integrità territoriale e la sicurezza. Chi ha violato quei patti è stato Putin, non la Nato!

L'aggressione putiniana ha avuto l'effetto di compattare i Paesi Nato e di aggiungere Svizzera, Finlandia e Svezia, tra i sostenitori delle sanzioni alla Russia. Bel risultato per Putin che ora si sentirà "circondato" anche dalla Svizzera!
 
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