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Pacchetti-viaggio e responsabilita’ agenzie. Il Paese dei privilegiati? Meno male che l’Europa c’e’!!
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Stati uniti d'europa di Vincenzo Donvito
9 maggio 2018 9:21
 
 Lo scorso febbraio e’ stato presentato il decreto legge che dovrà recepire in Italia la direttiva europea sui pacchetti turistici (2015/2302). Siamo in fase di pareri dei relatori alla Camera (Pd) e al Senato(M5S), ed entrambi, in merito ai pacchetti viaggio, si sono espressi a favore di una sorta di responsabilita’ solidale, nei confronti del viaggiatore che li acquista, di tour operator e agenzia viaggi.
Era ora, visto che le direttive comunitarie (gia’ recepite anche in Italia da diverso tempo), prevedono per qualunque altro tipo di prodotto e servizio anche la repsonsabilita’ del venditore rispetto ai vizi di conformita’ e/o produzione, la ben nota legge di garanzia dei due anni.
Il settore turismo ha goduto fino ad oggi una sorta di esclusione, ma oggi, nello specifico, ecco che arriva la norma che prevede anche la responsablita’ dell’agenzia viaggi. E, in questa logica gia’ vigente in quasi tutto il commercio, e’ bene che sia cosi’, altrimenti a cosa dovrebbe servire la professionalita’ dell’agente di viaggi se non a selezionare un prodotto rispetto ad un altro per la sua affidablita’, che lui -professionista- dovrebbe essere in grado di meglio riconoscere che non il consumatore-viaggiatore? Fino ad oggi non e’ stato cosi’, e l’agente di viaggi ha svolto le semplici funzioni di passacarte, esentandosi da qualunque responsabilita’ del prodotto che vendeva.
Quindi, come in tante altre materie relative ai diritti dei consumatori e degli utenti, meno male che l’Europa c’e’!!!
Ma nella fattispecie sembra che alcuni addetti ai lavori non siano soddisfatti e, pur di indurre il legislatore a non recepire la direttiva comunitaria, si inventino le balle. “Sarebbe come pretendere che un negozio di alimentari sia responsabile solidalmente con il produttore qualora gli ingredienti del prodotto preconfezionato non corrispondano a quanto riportato sull’etichetta”; usa questa metafora Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio, neo-confermato membro per l’Italia, per il biennio 2018-2020, del Board di Ectaa (Organizzazione europea delle Associazioni delle agenzie di viaggi e tour operator). Una balla perche’ la responsabilita’ del negozio di alimentari, che lui usa per cercare di rendere ridicola l’estensione di altrettanta responsabilita’ degli agenti di viaggi per i pacchetti-viaggio, invece e’ proprio tale e prevista dalla legge, comunitaria ed italiana.
Brutta osservazione (probabilmente perche’ non e’ ha altre per giustificare la sua bramosia di continuare a mantenere un privilegio) da parte di un soggetto economico, professionale e politico che -bonta’ sua e malasorte nostra - ci rappresenta in sede comunitaria.
Se queste sono le premesse di parte degli addetti ai lavori, e’ conseguenziale non rimanere stupiti del fatto che molti viaggiatori non si sentano attratti dai servizi forniti dalle agenzie di viaggi. Non generalizziamo, ma prendiamo atto di tanta autorevole figura che usa argomentazioni di questo tipo che, anche se fossero frutto di una sua mancanza di informazione, non sarebbero comunque giustificate. Ci auguriamo che si tratti di un incidente di percorso verso una migliore civilta’ giuridica, di cui anche gli operatori del settore (agenzie o tour operator che siano) avrebbero invece necessita’.
E - repetita iuvant: meno male che l’Europa c’e’!!
 
 
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