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Stati Uniti d'Europa. Coronavirus, nordisti e sudisti
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Stati uniti d'europa di Primo Mastrantoni
9 aprile 2020 12:51
 
 Nordisti contro Sudisti. Sovranisti del Nord contro sovranisti del Sud. Tirchi contro spendaccioni. A volere, anche cattolici contro calvinisti.

Possiamo immaginare così la situazione attuale della trattativa tra i vari Stati europei in questa emergenza sanitaria ed economica.

Lo strumento del contendere è il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) e gli Eurobond. 

Premesso: siamo favorevoli agli Eurobond. 

L'Italia ha una proposta definita e articolata in merito agli Eurobond? Diamo per scontato che ci sia. 
Che cosa significa? Perché l'Italia ci tiene tanto?

In sintesi, gli Eurobond sono debito degli Stati dell'eurozona, attraverso l'emissione di titoli (obbligazioni). Un debito condiviso da tutti per un atto di solidarietà tra Paesi che dovrebbero condividere un prospettiva comune.

La proposta è quella della emissione di Eurobond a lunga scadenza e a basso tasso di interesse, inferiore a quello dei titoli italiani e superiore a quelli tedeschi e olandesi. L'Italia ne sarebbe avvantaggiata, al contrario di Germania e Olanda, e il debito italiano sarebbe più sostenibile.

Gli Eurobond non sono, però, di immediata attuazione, perché occorre trovare l'emittente, modificare i trattati e, magari, passare attraverso il vaglio dei Parlamenti nazionali. Tempi lunghi. D'altronde la Germania è interessata a mantenere rapporti con l'Italia, con la quale ha un interscambio commerciale pari a 127 miliardi di euro, con un differenziale positivo per la Germania di 11 miliardi di euro. Le esportazioni tedesche vedono al primo posto autoveicoli, macchinari, apparecchiature e prodotti chimici. 
Non è, quindi, interesse della Germania provocare una crisi economica dell'Italia. 

Come uscirne?

 Intanto, mettere da parte le rigidità e, se si vuole, anche i nomi Mes ed Eurobond, che paiono chiamare alla guerra. 

Occorre prendere atto di quello che l'Europa ha già fatto quest'anno e valutare strumenti di intervento rapido. 

 In discussione c'è la proposta di un Fondo per la ripresa per gli investimenti nel campo sanitario e in quelli per l'ambiente e la informatizzazione delle strutture pubbliche. Si pensi che la sola digitalizzazione della sanità porterebbe a un risparmio di 17 miliardi

E' necessario, comunque, mettere mano al nostro debito che è il secondo in Europa, e che pesa per 2.443 miliardi. Una cifra enorme che accompagnata da una crescita asfittica non è più sostenibile.

L'Europa c'è per trovare soluzioni, non per fare proclami.
 
 
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