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Stati Uniti d'Europa. Mes: le posizioni furbe e dannose di chi fa opposizione
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Stati uniti d'europa di Primo Mastrantoni
2 dicembre 2020 12:08
 
  Capirci qualcosa è difficile, specialmente se le dichiarazioni di questo o quell'esponente politico dell'opposizione sono improntate alla furbizia, peraltro dannosa per i cittadini, e guardano al consenso elettorale, fidando sulla scarsa memoria degli italiani.
Noi la memoria vogliamo rinfrescarla, agli italiani e agli esponenti politici che l'hanno persa.

Vediamo di riassumere.

Berlusconi. Nel 2011 presiedeva il governo che approvò il Mes, quello duro, che impose condizioni drastiche alla Grecia con il noto Memorandum.
Perché questo ribaltamento di posizioni? Semplicemente sono giochi di palazzo con i suoi alleati.
Insomma, chi se ne frega degli italiani.

Salvini. Nel 2011 era parlamentare europeo della Lega, d'accordo sul Mes, quello duro, che impose condizioni drastiche alla Grecia con il noto Memorandum.
Nel giugno 2019, era vicepremier e ministro degli Interni, e approvò il Mes riformato al quale oggi, nel 2020 si oppone, perché, a sentire lui, ipoteca il futuro dell'Italia e mette in pericolo il patrimonio e i risparmi degli italiani.
 E' cambiato il Mes riformato da un anno e mezzo a questa parte, da quando lo ha approvato? No. E allora perché è contrario?
 Perchè se ne frega degli italiani.

Meloni. Nel 2011 era ministra (in quota Forza Italia) con Berlusconi e approvò il Mes, quello duro, che impose condizioni drastiche alla Grecia con il noto Memorandum.
Oggi, è contraria al Mes riformato perché, dice, è un cappio al collo degli italiani. Veramente, il cappio al collo lo mise lei ai greci, e anche ben stretto.
Oggi, si è dimenticata del proprio passato e fa propaganda, ma il Mes, quello del cappio alla Grecia non c'è più; qualcuno dovrebbe informarla.
Nel frattempo, chi se ne frega degli italiani.

Per informazione ai cittadini, e al trio, ricordiamo che il Mes riformato non prevede il noto Memorandum, quello applicato alla Grecia, ed è stato sostituito con una lettera d'intenti che dichiari il rispetto delle regole del Patto di stabilità.

Possiamo paragonare il Mes riformato a un defibrillatore: si acquista e si tiene pronto per ogni evenienza. Se occorre.
 
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