Il vero nome del Recovery Fund è "Next Generation Eu", cioè "Prossima generazione europea".
E' uno strumento economico, per far crescere il mercato interno, che ha una finalità politica: l'integrazione europea.
E' un progetto che ha visto due attori principali, la Germania e la Francia che, nel secolo scorso, si sono affrontate sui campi di battaglia.
Sessanta milioni di morti nel Mondo, tra la prima e le seconda guerra mondiale, dovrebbe far riflettere e indurre ad amare una pace che, in Europa, dura da 75 anni, dal 1945 al 2020.
Il messaggio è chiaro: i nazionalismi, mascherati da sovranismi, portano allo scontro, alla guerra. Basterebbe rileggere qualche pagina di un libro di storia per rendersene conto e chi ne subisce le conseguenze, anche tragiche, è proprio il popolo cui i sovranisti fanno appello.
Nel Mondo ci sono due potenze politiche, economiche e militari: gli Usa e la Cina. Muoversi da soli significa essere sottomessi, confrontarsi come Europa significa essere liberi.
Di fronte a questo progetto per il futuro, si "stagliano" due inadeguatezze:
a) Luigi di Maio, che ha subito dichiarato "ora giù le tasse", cosa che vogliamo tutti, ma nulla hanno a che vedere con il Recovery Fund. Si vede che sette anni di frequenza degli alti livelli istituzionali non è servito. Governare è altro.
b) Matteo Salvini, che ritiene il Recovery Fund una fregatura, adducendo motivazioni totalmente prive di fondamento, sollecitando, ancora una volta, paure che non hanno essenza ne ragionamento. Governare è altro.
Meno male che l'Europa c'è.