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Targhe estere e residenti in Italia. Le sanzioni violano diritto europeo. Aduc denuncia a commissione Ue
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Stati uniti d'europa di Aaron Jorgos Lau
10 luglio 2020 10:46
 
 L’Aduc ha presentato denuncia alla Commissione Europea per il contrasto con il diritto europeo dell’art. 93, co. 1-bis e ter, del Codice della Strada che impone pesanti sanzioni per i residenti in Italia da più di 60 giorni alla guida di un’auto con targa estera.
La lista delle violazioni è piuttosto lunga.
In particolare si è osservato che lo Stato membro Italia, con tale normativa, ha violato:
- la Direttiva CE 83/182 agli artt. 3 e 4, vale a dire il divieto di imposizioni fiscali sulla circolazione di veicoli stranieri che si trovano per meno di 6 mesi, durante il periodo di un anno, sul territorio nazionale, qualora il detentore abbia la sua residenza normale in un altro paese membro dell’UE e utilizzi il veicolo da turismo per scopi privati o professionali;
- gli artt. 21 e 45 del TFUE che garantiscono la libera circolazione dei cittadini e dei lavoratori all’interno dell’UE;
- l’art.15 co. 2, della CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI UE sulla libertà di cercare un lavoro, di stabilirsi o di prestare servizi in qualsiasi stato dell’UE
- l’art. 47 della CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI UE sul diritto ad un ricorso effettivo a un giudice.

La denuncia è ora all’esame della Commissione.
Speriamo che la stessa decida di dare seguito alla denuncia e apra un procedimento d’infrazione nei confronti dell’Italia obbligandola a conformarsi alla normativa europea e a risarcire i danni ingiustamente arrecati a ignari automobilisti. La soluzione più rapida del contrasto sarebbe ovviamente un emendamento della norma che però non appare prossima visto che, ad oggi, il Governo non è intervenuto neanche sulle parti più gravemente incostituzionali dei decreti sicurezza. È di ieri, 9 luglio 2020, la notizia che la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della disposizione che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo.

In attesa di un intervento della Commissione o del Governo ricordiamo che chi abbia subito un verbale ai sensi dell’art. 93, comma 1-bis CdS ma non abbia in Italia la “normale residenza” (185 giorni in un anno) e l’auto con targa estera è circolata per meno di sei mesi sul territorio italiano, è possibile vagliare, nel caso specifico, un’azione di risarcimento dei danni subiti da un verbale emesso sulla base di una norma interna in aperto contrasto con il diritto europeo.
 
 
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