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Come tutelare i consumatori: il metodo Bersani, il metodo Scajola e il regalo alle assicurazioni
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Macromicro economia di Domenico Murrone
15 luglio 2009 0:00
 
Lancio d'agenzia stampa del 2 luglio scorso:
Assicurazioni: Scajola, contratti pluriennali sono regalo a compagnie (1)
Un titolo troppo sincero per essere vero, infatti si e' trattato di un refuso, rivisto subito dopo: il ministro aveva dichiarato il contrario; ma forse … non e' stato un refuso, ma un lapsus del giornalista che, anziche' riportare nel titolo le parole del ministro, ha espresso il suo pensiero!
Per favorire i consumatori, uno dei decreti Bersani, poco piu' di due anni fa (2), sanci' la possibilita' di rescindere di anno in anno e senza penali i contratti assicurativi pluriennali. Il Governo attuale ha introdotto la possibilita' di vincolare il cliente fino a 5 anni alla polizza sottoscritta. La motivazione e' dettata dagli 'interessi del consumatore': se accetta di vincolarsi per piu' tempo, otterra' dalle compagnie prezzi scontati.
L'interesse supremo del consumatore, ma qual e' il modo migliore per tutelarlo nell'ambito dei contratti d'adesione (3)? Regolare per legge o lasciare alle parti la liberta' di stabilire/accettare quanti piu' elementi possibili di un contratto?
Teoria. Il metodo Bersani sconta un forte limite, non e' efficiente regolare per legge un elemento come la durata del contratto. Fermo restando che una scappatoia alla legge si trova sempre, e' comunque una limitazione alla liberta' contrattuale, che se non e' imbrigliata potrebbe dare vantaggi reciproci a venditori e consumatori.
Pratica. In cambio di un piccolo sconto, tutti i distributori di benzina obbligano o quasi (con mezzi piu' o meno truffaldini), chi vuol fare il pieno, a sottoscrivere un abbonamento annuale al proprio autolavaggio; oppure, tutti i gli alberghi obbligano chi vuole avere una stanza anche all'acquisto di un abbonamento ad un circuito di palestre. Non e' mai accaduto, per fortuna! Difficile immaginare uno scenario del genere in quei settori (molto frammentati). Eppure questo meccanismo infernale per anni ha funzionato nel campo delle assicurazioni (settore di aziende con il vizietto degli accordi anticoncorrenziali), finche' non e' intervenuta la legge Bersani.
Le polizze rc-auto sono obbligatorie per legge e tutte hanno durata annuale, basta la disdetta e di anno in anno si puo' cambiare compagnia. Fino all'entrata in vigore della Bersani era 'buon' uso delle assicurazioni proporre in abbinata alla rca (magari in cambio di un piccolo sconto), una polizza complementare a coprire gli infortuni dell'automobilista e dei familiari. Questi contratti avevano durata pluriennale (di solito 10 anni), clausola quasi mai nota al cliente, che -senza leggere (colpevolmente) i due contratti- firmava come se fossero un tutt'uno.
Il dettaglio veniva scoperto solo dopo il mancato rinnovo della polizza rca, quando la compagnia continuava a pretendere il pagamento del premio annuo della polizza infortuni. Una pratica commerciale scorretta eliminata solo con la legge.
Oggi e ... Ora il ministro Scajola dice "… collegando la stipula di polizze pluriennali ad una riduzione dei premi per gli assicurati che avranno cosi' una maggiore liberta' di scelta".
Una ottima motivazione che puzza di lobbismo d'accatto da parte delle compagnie di assicurazione che evidenzia anche la poca convinzione del Governo nel perseguire la strada delle liberalizzazioni.
Come in altri ambiti (rinvio della class action, ecc.) il Governo vede come fumo negli occhi il potere dei consumatori nei confronti delle grandi aziende. Per rimuovere i difetti della legge Bersani propone, non una regolamentazione organica, bensi' un provvedimento inserito all'articolo 21 comma 3 di una legge appena approvata che contiene disposizioni inerenti l'energia nucleare, l'Ici, i consorzi agrari, ecc. (4). In mezzo a tanti interventi ha trovato posto anche il regalo del Governo alle compagnie. Cosi', sempre una legge (che va a modificare l'articolo 1899 del codice civile), dettera' nuove regole contrattuali (5).
… domani. Perche' un regalo? La nuova disciplina prevede che una polizza pluriennale (da queste regole sono escluse quelle vita) si possa attivare a fronte di un prezzo piu' conveniente per il cliente rispetto al contratto annuale.
Il tipo di regole dettate dalla nuova legge sono ancor piu' deleterie rispetto alla Bersani. Chi controllera' che il premio annuo della polizza pluriennale sia effettivamente inferiore a quanto richiesto per il contratto annuale? Sara' il ministero? O l'inesistente Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ad andare a spulciare tutti i tariffari delle polizze assicurative?
Ma mi faccia il piacere, direbbe Toto'. E' prevedibile che le compagnie ricominceranno a offrire pacchetti combinati (polizze rca annuali e infortuni pluriennali), con l'obiettivo di diminuire il tasso di abbandono dei clienti dopo un solo anno.
L'inutilita' delle leggi. A dimostrazione dell'inutilita' di regolare per legge alcuni aspetti dei rapporti tra aziende e consumatori c'e' un'altra previsione del disegno di legge governativo. Nello stesso articolo 21 (commi 1 e 2), si prescrive trasparenza ai gestori di telecomunicazioni ed energia nell'indicare le offerte proposte sul mercato.
Peccato che ci siano gia' leggi e delibere che impongano trasparenza (6). Cosi' entra in vigore una nuova legge che rimanda alle autorita' indipendenti del settore una specifica disciplina che ribadiranno quanto gia' previsto.
La soluzione. Occorre abbandonare il circolo vizioso: c'e' un problema, facciamo una legge. Legge che dopo varie discussioni parlamentari arriva, ma puntualmente senza prevedere adeguati strumenti di controllo.
I principi generali di Codice civile e Codice del consumo (7) sono piu' che sufficienti a tutelare i contraenti piu' deboli dalle possibili vessazioni delle aziende. Il problema sono i controlli e la tempestivita' e congruita' delle sanzioni. Ma su questo il Governo ha fatto … nulla.
 
(1) Roma, 2 lug. (Adnkronos) - "Nel disegno di legge 'sviluppo' approvato ieri alla Camera, abbiamo introdotto una nuova disciplina per i contratti assicurativi di durata pluriennale: non si tratta di un 'regalo' alle assicurazioni ma della correzione di una norma sbagliata che penalizzava ingiustamente" il settore assicurativo "senza apportare benefici per i consumatori". Lo ha evidenziato, intervenendo all'assemblea annuale dell'Ania, il responsabile dello Sviluppo economico, Claudio Scajola.
Il ministro si e' detto convinto che la nuova disciplina introduca "elementi di maggiore flessibilita'" nell'attivita' delle assicurazioni, "collegando la stipula di polizze pluriennali ad una riduzione dei premi per gli assicurati che avranno cosi' una maggiore liberta' di scelta".
(2) clicca qui
(3) Nel contratto per adesione, le condizioni sono stabilite a priori da una delle parti (in genere imprenditore o società), e vengono proposte ad una generalità di possibili contraenti. La parte che aderisce si limita a manifestare il proprio consenso, in genere attraverso la sottoscrizione di un modulo o formulario già predisposto. Frequenti sono i contratti per adesione nei servizi bancari, assicurativi, telefonici o di fornitura in generale (luce, acqua, gas).
(4) Disegno di legge N. 1195-B
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(5) Articolo 21 comma 3.
Al primo comma dell’articolo 1899 del codice civile, il secondo periodo è sostituito dai seguenti: "L’assicuratore, in alternativa ad una copertura di durata annuale, può proporre una copertura di durata poliennale a fronte di una riduzione del premio rispetto a quello previsto per la stessa copertura dal contratto annuale. In questo caso, se il contratto supera i cinque anni, l’assicurato, trascorso il quinquennio, ha facoltà di recedere dal contratto con preavviso di sessanta giorni e con effetto dalla fine dell’annualità nel corso della quale la facoltà di recesso è stata esercitata".
(6) Norme gia' in vigore sulla trasparenza nel settore energia e comunicazioni:
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