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Ballando come oche sul Titanic
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 maggio 2009 0:00
 
"il terremoto e stato voluto dal Signore, perche' anche gli Abruzzesi, in questa settimana santa partecipassero alla sofferenza della sua Passione...".
(Radio Maria: clicca qui)

Uno dei problemi piu' gravi che affligge la nostra societa', grave piu' di qualsiasi terremoto, e' l'omologazione delle idee e delle coscienze, ottenuta da un controllo attivo di filtraggio di informazione e stampa e, quindi, l'appiattimento della discriminatoria consapevolezza delle circostanze delle cose e della vita intorno a noi.
Sono tante le cose che ci angosciano e ci preoccupano.
Ad esempio, l'edilizia selvaggia ed anti-ecologica, che condanna i cittadini a vivere in ristrette aree urbanizzate, strutturate come alveari umani -cosi' diceva nel 1950 il grande Antonio De Curtis, in arte Toto', ma pochissimi a quel tempo comprendevano cosa intendesse esprimere.
Il fenomeno della urbanizzazione anti-ecologica e' una caratteristica del modo di essere dell'uomo, lo sfruttamento del territorio, fino alla esasperazione, fino alla condanna a morte dell'uomo medesimo.
Basti pensare alla Roma antica, con gli splendori magnificenti della domus aurea, nel 70 d.C. con il Colosseo, grandi mausolei, palazzi, anfiteatri, terme, ma l'edilizia della gente comune, a differenza di quelle ville dei senatori e dei tribuni, erano molto simili a quelle che noi abbiamo avuto, nel loro massimo sviluppo, dal dopoguerra in avanti, facendo si' che l'immaginario collettivo della gente si orientasse nella direzione di credere che quello fosse il civile, il progresso, il futuro.
Tuttavia, se lo sfregio del territorio, l'abuso e l'incongruo ai danni della salute e della stessa vita, fossero oggi motivati dalla arretratezza civile, culturale e sociale di popolazioni di 20 secoli addietro, non avrebbe dovuto essere -e non dovrebbe essere piu' cosi'- per la civilta' e la societa' odierna, il terzo millennio.
Siamo fermi nel passato, credendo di essere nel futuro.
A quell'epoca, qualche imperatore fingeva di rendere Roma piu' civile ed equitaria, ma invano. Le leggi venivano promosse, ma dopo si ricercava criminosamente il modo di raggirarle, attraverso un sistema simile a quello odierno: colletti bianchi, complicita', favoritismi, scambio clientelare, cominciando da cio' che viene considerato basilare, il denaro ed il potere che da esso emerge.
Venti secoli addietro, la carriera politica era legata indissolubilmente con il potere economico del soggetto, proprio come riaccade oggi.
Cosi' "Roma caput mundi", fu il primo fazzoletto di terra al mondo ad avere quello che noi oggi chiamiamo urbanizzazione civile: i condomini sovrapposti per risparmiare spazio sul territorio, cioe' si costruiva verso il cielo, la volumetria cresceva verso le stelle. Da quei tempi della Roma del classicismo, fino alla meta' dello scorso secolo, vivere in locali ai piani bassi, a differenza di oggi, rappresentava uno "status symbol". La organizzazione degli spazi della "domus" mandava nei piani piu' alti la servitu', e al piano terra il padrone, e questo essenzialmente per diverse ragioni: la prima era l'urgenza di fuggire in caso di terremoto, la seconda era che i piani bassi erano meno esposti agli sbalzi termici, piu' freschezza nelle stagioni calde, piu' calore nelle stagioni fredde.
Nella Roma classica, il modo di disporre gli appalti era come quello di un bimbo che gioca al Lego. Le aggressive urbanizzazioni della citta' avevano principalmente una motivazione, legata al fatto che al di fuori delle aree planimetriche dell'urbe il mondo era uno aratro senza piu' nulla.
Oggi, dopo un cinquantennio di assalto al territorio, con citta' dagli aspetti mostruosi, con periferie abbandonate, dovremmo pensare di rivalorizzare il territorio, iniziando dai servizi.
Chi non si ricorda "Il ragazzo della via Gluk"? Quando Adriano Celentano cantava del ragazzo non felice del fatto che in citta' adesso poteva lavarsi senza dover correre giu' in cortile?
Le aree suburbane sono cresciute a passo di lumaca, e con esse anche i servizi. Basti pensare che ancora oggi una fetta non indifferente del territorio nazionale non e' raggiunta dalla banda larga, e tutto cio' grazie alla condotta affaristica di Telecom Italia, ex Sip, societa' a capitale sociale, cioe' di tutti noi italiani, che l'abbiamo sostenuta, ingrassata con i nostri soldi, l'abbiamo vista privatizzare con i nostri capitali, abbiamo visto farci fregare da amministratori delegati ingrassati come anatre, derubati di tutto a cominciare dai servizi.
Balliamo come oche sul Titanic.
Le citta' sono disumane, disorganizzate e sicuramente pericolose. E non si tratta della demagogica partita sulla sicurezza verso una spicciola criminalita', qui parliamo di sicurezza dei posti ove passiamo la giornata per lavoro, le scuole, gli ospedali, i luoghi pubblici. Avete visto in Abruzzo? Hanno trovato perfino l'amianto….
E' ora di pensare alla vera sicurezza, senza dimenticare il problema centrale, la salute del pianeta, perche' di esso ne siamo indissolubilmente figli.
Oggi nessuno ci dice che l'abitazione piu' ecologica, sicura e sana per vivere, e' proprio quella costruita con materiali in legno. Realizzarla non e' facile. Un mio amico a Forli', tanti anni fa, ci riusci', ma subito dopo, essendo in tanti che volevano imitarlo, accadde che il Comune vieto' la concessione edilizia, a favore del cemento. Stiamo parlando di Forli', citta' di sinistra e… verde.
Per decenni e decenni, abbiamo inseguito due grandi mercati: l'automobile ed il mattone. I risultati sono spaventosi.
Quello che e' venuto fuori ormai e' intollerabile, si tratta di modelli che deturpano fonti energetiche e asfissiano il pianeta, modelli energicamente impraticabili.
Facciamo un esempio. Noi crediamo che solo l'automobile consumi energia attraverso la benzina, ma non siamo a conoscenza, ne' crediamo che anche gli edifici consumano molta piu' energia. Basti sapere che la vivibilita' di una singola casa per cinque mesi equivale all'energia che serve a far muovere un parco di 20 automobili per un intero anno.
La storia continua. La Fiat, come le altre aziende automobilistiche, si inventa la macchina nuova. La politica piu' vecchia ed obsoleta, senza capacita' e creativita', si inventa la rottamazione. Tempo fa e' spuntata la nuova 500, ed il risultato e' stato la cassa integrazione. Cosi' si prosegue sempre nel vecchio, nel passato e senza futuro. Vedi ad esempio il recentissimo intervento del Governo che, a suo dire, intenderebbe rimettere in movimento l'economia, con provvedimenti di aumento delle volumetrie degli edifici: crediamo che non basti dire che si tratti di mancanza di competenza e creativita', ma autentica stupidita', se non follia.
Non andremo mai da nessuna parte.
L'unica strada percorribile e' l'inversione di rotta. Si devono sviluppare tecnologie che riducano al massimo il dispendio energetico con un impatto ambientale vicino allo zero. Questa tecnologia e' vincente, in quanto ha vasti spazi di mercato, ma quali investimenti il Governo trasferisce alle universita' per la ricerca?
Che civiltà e' la nostra, quando esiste un dispendio di energia che raggiunge e talvolta supera l'80% del totale energetico?
Il presidente Silvio Berlusconi ha asserito in uno dei suoi numerosissimi viaggi nella zona del terremoto, che ci sara' un contributo di Stato per chi vorra' ricostruirsi la casa ove viveva, sia nello stesso posto sia altrove; contributi di Stato, cioe' di tutti noi. Allora, ritenendo giusto l'aiuto di tutti noi a coloro i quali hanno perso tutto grazie al disprezzo di norme e regole, si dovrebbe pretendere per legge che tutti gli edifici siano predisposti, oltre che a norme severissime antisismiche, anche con impatto ambientale zero, con dispendio energetico minimo, comunque inferiore a 7 litri per mq, cosi come e' da anni in buona parte dell'Europa, Germania in testa.
Solo questo creerebbe un circolo virtuoso di nuovi posti di lavoro, e risparmi cospicui sulla energia, a cominciare dal petrolio. E folle, anzi criminale, sarebbe solo pensare alla costruzione di vecchie obsolete pericolosissime centrali nucleari.
La realta' inizia da qui, mentre continuano ad ingozzare le oche con altre realta', come quella di Radio Maria che pensa bene di dire che il terremoto che ha inghiottito quasi 300 innocenti ce lo ha mandato nostro Signore, senza una sola parola sulle incurie, sul disprezzo delle norme e delle regole, sulla malvagita' umana. Come non pensare che questa gente sia totalmente "out", compresi quelli che si sintonizzano felicemente ingozzandosi di tali amenita'?
Noi siamo convinti che perfino venti secoli fa, nella civilta' Romana, se avessero avuto la scienza, la tecnologia possibile oggi, la maggior parte degli edifici non sarebbe mai crollata, come non ci sarebbero stati mai incendi, come quello piu' famoso che la leggenda, mossa dal clero, ha voluto addebitare a Nerone imperatore, per la ferocia con la quale tratto' i neo-cristiani... e meno male che non c'era Radio Maria.
Restando in tema di tecnologie, energie rinnovabili e risparmio energetico, il Vaticano mettera' in piedi' (con la nostra beneficenza dell'8 per mille) la piu' grande produzione di energia solare al mondo, attraverso immense istallazioni di pannelli fotovoltaici, nel Lazio nei pressi di Radio Vaticana. Il surplus di energia prodotta, ce lo rivendera'!
 
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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