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Bambino oggi, Uomo domani: la societa' che sara'. La competitivita' del sistema-paese
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Medicare? di Giuseppe Parisi
1 maggio 2008 0:00
 
Lo scorso 23 Aprile, presso il Cnr a Roma, si e' svolta una conferenza stampa del Gruppo di Lavoro per lo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica sui laboratori scientifici nelle scuole. Nell'incontro sono stati illustrati i risultati della ricerca censuaria su tutte le scuole, volta a indagare lo stato delle attrezzature e dei laboratori scientifici, che il Gruppo di Lavoro ha svolto in stretta collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione.
Qualche tempo fa, su questa rubrica avevamo asserito sulla importanza della cultura scientifica per una sostanziale crescita del sistema-Paese Italia , soffermandoci sui particolari psico-pedagogici che confermavano come ogni uomo fosse, nella sua essenza, incline alle scoperte scientifiche a patto che da bambini fossimo stati raggiunti da idonei stimoli. Insistevamo, inoltre, sulla necessita' di abolire gli insegnamenti "astratti" in tenera eta', perche' sarebbero responsabili di condurre ad una situazione inversa .
Sull'onda lunga di tali ricerche psico-pedagogiche , delle iniziative attuate a livello europeo come il progetto "le mani in pasta", avevamo asserito che era importante razionalizzare il sistema scolastico. Evidenziavamo come fosse dannoso usare tempo e risorse con l'educazione religiosa, per il suo valore altamente filosofico non percepibile se non in una dimensione virtuosamente astratta, soprattutto se praticata in eta' scolare, diventando dannosa fino a negarla delle sue risorse di pensiero analitico-scientifico.
Ancora una volta non ci sbagliavamo. Arriva come un macigno la dichiarazione del prof. Luigi Berlinguer, presidente del Gruppo di Lavoro Interministeriale per lo Sviluppo della Cultura Scientifica e Tecnologica:  "In Italia la cultura scientifica e' poco diffusa e affermata. Questo dipende anche da come la scienza e' insegnata".
Non si deve dimenticare che la competitivita' del sistema Paese dipende dal grado delle risorse educative e dell'avanzamento della ricerca scientifica.
Cosa avviene in Italia?
 A fronte di ore spese in tematiche che dovrebbero interessare una sfera emotiva matura -come l'ora di religione che in Italia e' ora di confessionale-catechismo- la cultura e l'esercizio degli insegnamenti scientifici sono effettuati "alla cattedra", totalmente svincolati dagli elementi pratici-dimostrativi dei laboratori, per "vivere" la scienza come dovrebbe essere vissuta, osservando, meravigliandosi. Mancano perfino i laboratori pratici e, quando esistono, come nelle scuole del nord Italia, sono incompleti, oltremodo il corpo docente non ha dimestichezza con la pratica laboratoristica.
E cosi' la scienza, invece di essere esperienza e teoria insieme, resta solo gnoseologia.
Cosa fare urgentemente?
 Mettere innanzitutto il corpo docente nelle condizioni di saper gestire un laboratorio, oltremodo, adeguare le scuole con tali basilari ausili. Per questo e' necessario un massiccio investimento, in termini di risorse economiche ed umane.
Razionalizzare significa anche poter gestire il tempo del bambino per migliorarlo.
Il bambino e' l'uomo di domani, la societa' che verra', che noi tutti stiamo contribuendo a creare.
Le ore spese male, soprattutto da bambini, non torneranno indietro, ne' daranno frutti.
La filosofia, nelle scuole elementari, non esiste di gia', ne puo' esistere nessun insegnamento "astratto" come e' la religione, che in Italia non e' come dovrebbe -Storia delle Religioni- ma una banale ora di religione-confessionale, un'ora di catechesi mascherata da studio e storia delle religioni.
Ad ognuno le proprie responsabilita', non e' affatto per caso che siamo dietro a tanti altri Paesi e fanalino di coda in Europa.
Ulteriori informazioni possono essere reperite al sito web:
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