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Caccia al nero. Italy for Africa. Se questo e' un uomo. Logica e Dogmi a confronto: Pregare e tacere... non regalare un pesce insegna a pescare...
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Medicare? di Giuseppe Parisi
18 gennaio 2010 11:28
 
Si continua a tenere in considerazione le prediche vaticane sul futuro dell'umanita', ovviamente viste dall'ottica dei puri dogmi cristiani, "c'e' cibo per tutti i presenti al mondo, e per quanti verranno, ogni problema sara' risolto dalla divina Provvidenza".
Se non interverremo con politiche mirate, razionali e affronteremo le circostanze con logica scientifica, il disastro sara' inevitabile.
Il problema fame nel mondo... qualcuno stara' pensando: "e chi se ne frega".
Pensiamo ai fratelli neri d'Africa, la "provvidenza" ha regalato loro carestie, fame, guerre, esodi di massa e la situazione per il futuro si prevede meno lieta grazie ai continui e inarrestabili cambiamenti del clima mondiale.
Il mondo ha ormai sette miliardi di persone, oltre due miliardi dei quali sono sotto la soglia di poverta', oltre un miliardo -bimbi compresi- non ha cibo e acqua a sufficienza per potersi sfamare e dissetare.
Significative sono, di fronte ai disastri umanitari, le posizioni vaticane. Molti non ci fanno caso piu' di tanto.
Ricordiamo quella di Ratzinger sull'uso "inutile" del profilattico per impedire la diffusione dell'Hiv. Flagello dimenticato ma onnipresente, soprattutto in Africa. Profilattico che sarebbe chiaramente prezioso anche per quelle popolazioni rurali meno capaci di ridurre la natalita'.
E' forse un caso che l'Italia, con la febbricitante vicinanza della Santa sede, abbia la spesa piu' bassa d'Europa al capitolo "ricerca"? Magari perche' con poveri fondi economici, giacche' quattro miliardi di euro sono inghiottiti proprio dalla Santa Sede?
Pare che qualche europarlamentare voglia inserire un emendamento che vincoli ogni Paese europeo che intenda attingere a fondi economici, quello di dedicare una percentuale di spesa ai capitoli della ricerca scientifica. L'informazione appare sul quotidiano “IlSole24ore”. Il leader dei liberali all'Europarlamento, Guy Verofhstadt, rileva la necessita' di un "patto di stabilita'" sull'economia e, visti i fallimenti di Lisbona, servono sanzioni: "Se un Paese membro continua a tagliare sui capitoli della ricerca scientifica, perche' insistere a destinargli i fondi Ue"? Evidentemente a Bruxelles sara' sembrato un violino stonato la presidenza del piu' importante istituto di ricerca italiano (Cnr) data ad un clericale (Luciano Maiani); inoltre e' sufficiente osservare i tagli del Governo ai capitoli per la ricerca scientifica.
Se la politica del Vaticano nei secoli ha ottenuto i risultati che oggi possiamo apprezzare, con risposta antagonistica ma con le medesime finalita' coloniali, si muove in modo ardito il Governo cinese. Privi delle irrazionalita' dogmatiche di scuola vaticana, i cinesi hanno una marcia in piu', la logica. A questa si miscela una cultura millenaria e la saggezza Confuciana, che e' base portante delle espressioni e della creativita' del popolo, oppresso per tanto tempo.
"Non dare un pesce ma insegnagli a pescare", recita un proverbio cinese. E cosi' il Governo della Cina ha pensato di acquisire terreni agricoli in Africa, per sfruttarli con le piu' avanzate tecnologie, il "Land Grabbing" (1)
Tuttavia, se l'Europa continua a chiamare l'Africa "Paese in via di sviluppo", via che non arrivera' mai da nessuna parte tranne le visite del Papa vaticano Ratzinger, le risposte della Fao alla politica cinese, appaiono un timido tentativo di arginare lo strapotere economico, intellettuale, creativo e politico della Cina.
In Italia abbiamo fatto di meglio, dedicando gli immigrati africani alla manovalanza della criminalita' organizzata: Rosarno e' la prova di quello che tutti sapevamo, fondi Ue e truffe all'Inps. Gia' nel 1980, Peppe Valarioti, consigliere comunale del Pci in quel paese calabrese, fu assassinato: un agguato mafioso delle cosche che miravano, a mettere le mani sui sussidi europei e statali della Cooperativa "Rinascita", tra le prime esperienze associazionistiche nella produzione e trasformazione agrumicola.
Il caso Rosarno ci ha fatto meglio comprendere che omerta' e silenzio non hanno mai pagato, ne' lo faranno mai le criminalita' mafiose denunciate da cittadini provenienti da altre parti del mondo, come se quelli appartenenti a questa parte fossero corpo estraneo o -peggio- parte integrata della medesima criminalita'.
I vescovi, i sacerdoti, i clericaletti della Calabria continuino pure a tacere e pregare... pregare... pregare..., tutto sara'' risolto dalla divina provvidenza.
Riteniamo che la soluzione del grande problema dell'Africa, compreso quello Italiano, si potra' ottenere in un colpo solo: "spostiamo il Vaticano nel Corno d'Africa, immaginiamo che il turismo religioso amplifichera' le casse di quei popoli affamati.
Perche' no?
Per caso Gesù' Cristo non stava insieme ai poveri e con gli indigenti?
C'e' una profonda e intollerante rassegnazione, una miopia del sentimento della legalita' e della civilta' che fa normale un Paese che tale non e'.
Valga l'esempio del libro di Marco Rovelli, "Servi", pubblicato da Feltrinelli nel 2009, dedicato ai luoghi dei clandestini al lavoro, in particolare il capitolo sulla "Caccia al nero" a Rosarno, dove si legge che "lo sport piu' praticato dai giovani di Rosarno e la caccia al nero".
Voi lo sapevate?

1) ne parlava qualche giorno fa il quotidiano La Repubblica

Approfondimenti
- Disastri umanitari dal futuro annunciato...
- Guerre di Religione...
- Diritti civili dell’Italia incivile...
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